Parte da Molfetta la marcia dei bambini per la lotta all'obesità
Le scolaresche della città consegneranno all'amministrazione comunale alcune proposte per una città a misura di bambino
MOLFETTA E' iniziata questa mattina alle 9.00 la marcia dei bambini contro l'obesità. Nell'ambito dell'iniziativa di rilevanza nazionale denominata “Per la salute, i bambini fanno scuola”, organizzata dall'amministrazione comunale e dall'Ufficio Città Sane OMS (Settore Territorio), gli alunni delle scuole elementari e medie della città raggiungeranno a piedi piazza Aldo Moro per consegnare al sindaco, Antonio Azzollini, alcune proposte per una città a misura di bambino. Il programma della giornata proseguirà con il “Per-Corso della Salute” (alle ore 10.00) una marcia che vedrà uniti bambini, insegnanti e amministratori dal piazzale antistante la stazione ferroviaria fino a piazza Garibaldi. Qui si svolgeranno incontri tematici, giochi e attività di animazione sul tema del diritto alla salute e lotta alla obesità.
Secondo un recente studio promosso dal Ministero della Salute, sono circa 5 milioni in Italia le persone obese. Il 23,9 per cento dei bambini di 9 anni di età (percentuale rilevata in città campione di Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Campania, Puglia) sono già in soprappeso, mentre il 13,6 per cento è obeso. «Questi dati confermano che la prevenzione dell'obesità, la promozione della cultura del mangiar sano e dell'attività fisica devono riguardare soprattutto i bambini e gli adolescenti che sono gli adulti di domani» spiega l'assessore ai Servizi Socio Educativi, Luigi Roselli (nella foto), delegato per il coordinamento del progetto. «Le istituzioni pubbliche più prossime al territorio possono assumere, in sinergia con le scuole, un ruolo importante in questa sfida educativa. Fare questo significa anche preservare le future generazioni dal rischio di sviluppare patologie legate al soprappeso come problemi cardiocircolatori e diabete. L'adesione del Comune di Molfetta alla rete delle Città Sane dei Bambini (Organizzazione Mondiale della Sanità) si inserisce in questa nostra strategia di promozione della salute pubblica.»