Parabole e metafore
Nuovo volume con gli scritti di don Tonino
La parabola è un racconto allusivo. La metafora è un'immagine evocativa. I Vangeli abbondano di parabole e di metafore: in un sistema di trasmissione del pensiero affidato alla comunicazione verbale, il racconto e le immagini risultano indispensabili per memorizzare un concetto, caratterizzare un messaggio, proporre un insegnamento. Chi non ricorda la parabola del buon pastore, quella dei talenti, del granello di senapa, del buon Samaritano?
Così anche per le metafore. Nelle Sacre Scritture si sprecano: la porta stretta, il sale della terra, la lampada sotto il moggio, il vino nuovo, l'agnello di Dio, il regno dei cieli...
Come nella Parola, così nelle parole di don Tonino Bello: un “inviato speciale” della Parola nel mondo contemporaneo.
Don Tonino è un divulgatore
Gli arde il desiderio di annunciare Cristo verbalmente e di testimoniarlo con la vita. Sa che l'aeropago contemporaneo non può prescindere dalle modalità mediatiche della “civiltà dell'immagine”. È animato da una profonda ansia pastorale.
Come spiegare, allora, i più ardui misteri della fede ad un ragazzo, alla persona semplice, all'interlocutore che desidera accogliere il nocciolo del messaggio evangelico prescindendo da acrobatiche evoluzioni intellettuali? Come fare arrivare una proposta catechetica graduale, chiara e al passo con i tempi? Non certo commentando la pagina di un trattato di teologia, irta di riferimenti dottrinali!
Ecco l'importanza della parabola e della metafora: permettono di evocare più agevolmente un'icona biblica da contemplare, penetrare, svelare.., e testimoniare con la vita.
Sulla gratuità, sul ruolo del volontariato, sul rapporto fra carità e giustizia, sul legame tra annuncio e testimonianza, sui poveri come maestri di vita...: dove non può spingersi l'esegesi raffinata e puntigliosa, arriva il racconto per parabole e per metafore.
Il volume (Ed Insieme, Scrigni 154, 2004, pp. 144. euro 7,50) ne raccoglie diverse, liberamente tratte da pubblicazioni “Ed Insieme” o direttamente dal registratore. Congeniali alle capacità immaginifiche ed affabulatorie di don Tonino, oltre che all'intento di offrire una comunicazione vitale e contagiosa, parabole e metafore costellano gli interventi del “vescovo del grembiule” come altrettanti punti luminosi di un' immensa galassia.
Hanno il pregio - per ribadire le parole dell'amato Pastore - di “chiarire un'idea senza alterarla”, di “esplicitare una verità senza banalizzarla”, di attraversare una situazione di vita o un “mistero della fede” come si percorre un sentiero che porta direttamente all'incontro con Cristo.
Direttamente, ovvero attraverso la mediazione di un racconto o di un' immagine.
Si potrà dire che pur sempre di figurazioni si tratta. È vero: ma “non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?” (Lc 24, 32).
Renato Brucoli