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Panathlon Molfetta, l’ultimo saluto a Tonino Giancaspro: una vita per lo sport
25 settembre 2017

 MOLFETTA - Si è svolta a Molfetta nella bella Chiesa del Sacro Cuore di Gesù al Corso Umberto la cerimonia funebre di Tonino Giancaspro celebrata dal Parroco Don Gennaro Bufi.

Prima dell’inizio della celebrazione un picchetto d’onore, formato dai panathleti del Club di Molfetta, ha reso omaggio al feretro su cui è stata distesa la bandiera del Panathlon, il movimento sportivo internazionale sempre sostenuto fervidamente e fedelmente dal Dott. Antonio Giancaspro, che a Molfetta ne è stato il fondatore ed il Primo Presidente.

Toccante l’ultimo saluto pronunciato dal Presidente del Panathlon Club Molfetta, Mimmo Valente:

“Carissimo Tonino, in occasione del conferimento del Premio Domenico Chiesa Award nel novembre dello scorso anno, ti avevo chiesto un breve curriculum della tua attività sportiva. E tu, ovviamente, mi consegnasti con una nota di accompagnamento un lunghissimo curriculum pieno di dati e di date!!!

Sulla tua carta intestata si leggeva Dott. Antonio Giancaspro, Procuratore Legale e Dirigente Superiore a riposo Ministero Grazia e Giustizia: dunque grande professionalità, ma nella realtà quotidiana con tutti gli sportivi e con gli amici sei stato semplicemente Tonino!

In effetti, ciò che Tonino ha sempre evidenziato ed a cui dava importanza non è mai stato il suo impegno professionale, pur notevole, bensì amava sottolineare il suo impegno nell’attività sportiva seguendo le orme di Giosuè Poli, un altro grande protagonista dello sport molfettese.

Tant’è vero che sul suo annuncio ha voluto essere ricordato non con i suoi titoli professionali, ma con il suo più alto riconoscimento sportivo: la Stella d’oro CONI al Merito Sportivo!

E come dargli torto se scorriamo anche solo velocemente il suo lunghissimo curriculum nella FIGC, nella FIDAL e nel Panathlon International! Un curriculum che inizia da giovanissimo atleta nel 1931 a solidi undici anni e prosegue nella Sezione AIA FIGC Paolo Poli di Molfetta, dapprima come arbitro di calcio, poi come Commissario di campo ed infine come Componente della Commissione Arbitri Regionale.

Nella FIDAL, invece, il suo impegno è iniziato nel 1945 come Aspirante Giudice di Gara, scalando dapprima tutti i gradini della carriera arbitrale (regionale, nazionale, benemerito); poi gli incarichi dirigenziali con la nomina a Fiduciario del Gruppo Giudici di Gara di Molfetta, con l’elezione a Presidente Provinciale FIDAL di Bari ed a Consigliere Regionale FIDAL.

Ma il suo grande amore è stato il Panathlon International, un movimento al servizio dello sport fondato nel 1951 con lo scopo di esaltare e difendere l’ideale sportivo, autentico veicolo di solidarietà umana.

L’idea del movimento si sviluppò in molte città tra cui Bari, grazie anche al molfettese Cap. Giosuè Poli, alla cui scomparsa fu proposto a Tonino in virtù del suo palmares sportivo di associarsi al Club di Bari in rappresentanza della città di Molfetta. Come ha avuto modo di raccontare egli stesso, era la prima volta che Tonino sentiva parlare del Panathlon, ma accettò ben volentieri l’invito a farne parte e fu amore a prima vista! Infatti, a partire dal 1972 partecipò a tutte le attività del Club di Bari e poi, aiutato dagli amici carissimi Giovanni Ciccolella e Peppino Calò, contattò numerosi sportivi (di Molfetta, Bisceglie, Trani, Terlizzi e Ruvo), fondando nel 1976 il Club di Molfetta, diventandone il Presidente. Poi l’elezione a Governatore dell’8° Distretto del Panathlon, la proclamazione a Presidente Onorario del Club ed infine nel novembre dello scorso anno il conferimento del Premio Domenico Chiesa Award, la massima onorificenza del Panathlon International, attribuita a chi abbia vissuto lo spirito panathletico e si sia impegnato nell’affermazione dell’ideale sportivo: un profilo che corrisponde esattamente a quanto Tonino Giancaspro, fervido sostenitore e divulgatore dei principi panathletici e dei valori etici trasmessi dallo sport, ha fatto quotidianamente.

D’ora in poi ci mancheranno la tua esperienza, la tua saggezza, la tua arguzia, soprattutto ci mancherà la tua amicizia, ma siamo sicuri che, come hai sempre fatto per quarant’anni e fino all’ultimo respiro, continuerai ad essere fra noi, ad ispirarci ed a guidarci come solo un padre sa e può fare: e tu per tutti noi sei sempre stato un padre e lo sarai anche in futuro.

Che dirti di più? Solo che non avrei mai immaginato che a darti l’ultimo saluto sarei stato proprio io! Una volta mi hai detto che avresti voluto vedermi alla guida del tuo Club prima di morire: ebbene, sono contento perché l’hai visto, anche se non fino in fondo, ma evidentemente questo era scritto nel Disegno Divino! Ti abbraccio anche a nome di tutti i tuoi fratelli e figli panathleti. Ciao Tonino”.

Al termine della celebrazione il feretro è stato portato a spalle dai panathleti e dai giudici di gara della FIDAL di Molfetta.

E così è calato il sipario su un altro grande sportivo molfettese e non solo: la nostra comunità nella sua interezza ha perso un altro grande protagonista.

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