Pallavolo maschile. Obiettivo riscatto per l’Indeco Molfetta
I biancorossi sfidano San Marzano, neopromossa e quinta in classifica, tornata a casa sempre con un punto da ciascun match della stagione
MOLFETTA - Obiettivo rialzarsi in casa Indeco Molfetta. La debacle casalinga contro Mesagne deve essere cancellata per capitan Bernardi e compagni che sono pronti per l’ultima trasferta della stagione.
Avversario di turno l’ostico San Marzano, società salernitana neopromossa in serie B che da matricola sta disputando un ottimo campionato al cospetto di team esperti e blasonati. Bomber Calabrese e compagni sono quinti in classifica, con all’attivo 17 punti e cinque tie break all’attivo, segno di una tenacia importante mostrata nel primo segmento della stagione sportiva dove i campani sono sempre usciti con almeno un punto dopo ciascuna sfida.
“I numeri sono dalla loro, sono una bella squadra e sono in forma – le parole del capitano Bernardi – Noi non siamo stati bravi a dare seguito alle belle prestazioni contro Taviano e Leverano, inciampando contro Mesagne. Siamo sicuri che si tratti di un incidente di percorso, vogliamo rialzare la testa e finire al meglio questa prima parte dell’anno”.
Da un lato una squadra che vola sulle ali dell’entusiasmo, dall’altro lato i biancorossi desiderosi di riscatto. “Dobbiamo giocare con la mente libera in tutti i fondamentali e lasciare andare il braccio in attacco, senza pensare troppo ad altre circostanze, sforzandoci di essere più cattivi, cinici. Dobbiamo giocare come sappiamo perché siamo una squadra con giocatori di categoria e dobbiamo avere la forza e la rabbia di tornare a macinare punti – continua il regista biancorosso – Dall’altro lato della rete ci sono sempre squadre ostiche, nessuna gara è semplice in questo girone, ma questo deve essere un valore aggiunto per dare sempre, tutti, qualcosa in più”.
Il fischio d’inizio d’inizio è fissato per domenica 15 novembre, alle ore 18, alla palestra della scuola media “Anna Frank” di San Marzano sul Sarno. Arbitreranno l’incontro Elena Bachis e Francesco Saverio Messa.