Oggi ispezione del relitto dell'Alessandro I nei fondali al largo tra Molfetta e Bisceglie

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Oggi ispezione del relitto dell'Alessandro I nei fondali al largo tra Molfetta e Bisceglie La petroliera affondata il 1° febbraio 1991

04 aprile 2006

MOLFETTA – 4.3.2006 Nuova indagine sull'Alessandro I, petroliera affondata il 1° febbraio 1991 al largo tra Molfetta e Bisceglie. Oggi il relitto della nave (nella foto), che si trova a 100 metri di profondità, sarà ispezionato da un esperto sommozzatore, il dott. Ennio Padalino, presidente della Società nazionale di salvamento e dagli operatori della Guardia costiera di S. Benedetto del Tronto, con l'ausilio di sonde e sofisticate attrezzature. Obiettivo dell'indagine, disposta dal ministero dei Trasporti e da quello delle Politiche agricole e pesca, è verificare la tenuta stagna delle cisterne per evitare che possano esserci dispersioni di gasolio in mare Già nel settembre 2004 ci fu un allarme inquinamento e il sostituto procuratore della Repubblica di Trani, Antonio Savasta, chiese informazioni, alla capitaneria di porto di Molfetta, sulla presenza di macchie di gasolio in mare. Secondo una segnalazione fatta da Legambiente, il petrolio si stava riversando in mare dalla motocisterna Alessandro I, per la presenza di macchie di gasolio in superficie. La nave, che trasportava 3.000 tonnellate di dicloroetano e 550 tonnellate di acrilonitrile, due sostanze catalogate come altamente dannose e cancerogene dall'Istituto Superiore della Sanità, affondò 18 miglia a largo delle coste di Molfetta durante il viaggio da Cela a Ravenna. Durante l'affondamento parte del carico di acrilonitrile si disperse in acqua; nella zona vennero compiute operazioni di bonifica e i serbatoi del carburante furono sigillati.

Sulla vicenda della “Alessandro I” Legambiente realizzò (in collaborazione con un sub molfettese, Paolo De Gennaro) un film dossier a cura di Nicola Scaringi, che ripercorre la vicenda della motocisterna, mostra le macchie di gasolio in superficie in corrispondenza del luogo dove giace il relitto, e mostra anche immagini di una ispezione fatta al relitto un anno fa dalla Lega navale di Trani con un robot telecamera.

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mimi spadavrcchia

04 Aprile 2006 alle ore 00:00:00

ERA ORA! Mi auguro che non sia solo uno spot pubblicitario della campagnia elettorale di qualche buon tempone.Questa indagine andava fatta gia da molto tempo i fusti non vengono tolti solo nei film televisivi cosi come nella fishion di "GENTE DI MARE" MOLTE VITE UMANE SI SAREBBE SALVATE,non ditemi che i fusti non sono corrosi e che il gasolio non e fuori uscito PER IL BENE DEI CITTADINI DITE COME STANNO LE COSE. R I C O D A T E V I che da oltre sessant'anni nel nostro mare giace l'iprite e che la nostra ben amata citta ha un alto numero di morte CANCEROGGINE MI AUGURO DI CUORE CHE SIA LA VOLTA BUONA CHE PURIFICHIAMO IL NOSTRO MARE ADRIATICO........

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