Nuovo furto al monumento ai caduti di Molfetta: rubata la lampada di bronzo
MOLFETTA – Nuovo furto al Monumento ai caduti di Molfetta. Dopo la bandiera, è stata rubata la lampada votiva in bronzo. A darne notizia sono le Associazioni Combattentistiche e d’Arma con un comunicato: «Mentre in tutta Europa risuonavano le note del silenzio d’ordinanza, in memoria di tutti i soldati che nei quattro anni di guerra, dal 1914 al 1918, avevano perso la vita in quella strage dalla portata storica, a Molfetta, nella più totale mancanza di sicurezza pubblica, alcuni ladri avevano asportato l’asta della bandiera che sventolava davanti al monumento dedicato ai NOSTRI caduti nella Grande Guerra, a quei più di 500 concittadini che un secolo fa morirono per difendere l’Italia nel conflitto.
Oggi, con grande rammarico, e profonda rassegnazione, denunciamo alla cittadinanza, sperando che abbia un qualche minimo atteggiamento di sconcerto, il furto dell’artistica lampada votiva, di bronzo, che era stata donata da tutti i reduci di guerra e collocata sull’altare marmoreo del famigerato monumento.
Questa attività di rimozione, pezzo per pezzo, dell’opera magna di Giulio Cozzoli, avviene grazie all’opera di ladri senza scrupoli (né cultura, né valori) che hanno scambiato questo monumento per un self-service di metalli pregiati da rivendere al mercato nero. Quello che più fa rabbia è che né i cittadini, né le associazioni culturali e d’arte, né le associazioni di promozione turistica, le quali hanno promosso tante iniziative per la tutela dei monumenti, hanno finora sostenuto il nostro grido di allarme, affinché il Comune si adoperasse per un maggiore controllo della pubblica sicurezza della villa comunale.
Non abbiamo più parole! Se si continua così, il monumento scomparirà sotto i nostri occhi.
Per la recente installazione di un’opera scultorea nell’area retrostante il Duomo ci sono state almeno delle correnti di opinione, in positivo e in negativo, mentre per questa storica opera d’arte, si fa silenzio.
Noi invitiamo i cittadini a difendere il monumento ai Caduti in tutte le guerre, perché si deve sia il rispetto al suo valore simbolico, di chi ha dato la vita per l’Italia, e sia il rispetto di un’opera d’arte unica nel suo genere e che non deve sparire per sempre dalla nostra città.
Confidiamo nelle Forze dell’Ordine affinché gli autori e/o i mandanti di questo scempio siano assicurati alla giustizia quanto prima. Invitiamo i cittadini a trasformarsi in sentinelle per la difesa della NOSTRA città che è sempre più allo sbando».