Noi con le emozioni, progetto della scuola elementare Scardigno di Molfetta
PON finanziato dall'Unione Europea (Fondo Sociale Europeo) e dal ministero della Pubblica Istruzione
MOLFETTA - Il 5° circolo didattico “Rosaria Scardigno” di Molfetta presenta "Noi con le emozioni", progetto PON finanziato dall'Unione Europea (Fondo Sociale Europeo) e dal Ministero della Pubblica Istruzione e coordinato dalla professoressa Grazia Abbascià, docente referente del Progetto.
Il progetto PON "Noi con le emozioni" è nato dalla necessità di ricercare un approccio didattico e metodologico coerente per lo sviluppo dell'autostima dei bambini, partendo dal presupposto che “l'autostima è il risultato del confronto tra successi concretamente ottenuti e le corrispondenti aspettative da parte della persona” così come definita da W. James. A ciò si aggiungono gli effetti interattivi tra la persona e l'ambiente di provenienza che ulteriormente definiscono la crescita dell'autostima e il conseguente successo scolastico con l'accettazione di una struttura sociale condivisa.
Mentre i bambini agiscono sul e nel loro ambiente, i loro comportamenti si evolvono sulla base dei loro successi e fallimenti, nel modo in cui le persone che li circondano reagiscono alla loro presenza e alle loro azioni e in base al modo in cui gli altri influenzano i loro comportamenti e comunicano determinate aspettative. Il mancato sviluppo dell'autostima crea nel gruppo dei pari e nel clima della classe dinamiche interpersonali “a rischio” pur provenendo, i bambini, da situazioni sociali, culturali ed economiche medio-alte.
Se l'ambiente ha una forte valenza nella strutturazione dell'autostima, allora la scuola, ambiente fortemente stimolante, può intervenire strutturando un percorso mirato alla costruzione di dinamiche interpersonali positive.
Ed è al fine di fare della “prevenzione”, nella scuola primaria, il ponte tra le conoscenze strutturate delle discipline e quel complesso di esperienze interpersonali fondamentali per la formazione della persona che nasce questo progetto articolato in quattro moduli, tre rivolti agli alunni e uno ai genitori, offrendo così un'occasione formativa anche per le famiglie coinvolte nel processo educativo.
L'articolazione e la gestione del PON FSE, questo il termine tecnico, ha rappresentato una sfida per la scuola "Scardigno" che ha affrontato per la prima volta tale esperienza e si è impegnata nella sua organizzazione impiegando buona parte delle risorse umane presenti, dirigente, docenti, collaboratori, personale amministrativo, nonché esperti esterni.
Esso è stato articolato in quattro moduli, i primi 3 rivolti agli alunni e il quarto ai genitori: “Comunicare è un gioco da imparare”; “Mi muovo con la musica”;
“Emozioni in scena”; “Camminare insieme”.
Le caratteristiche dell'intervento formativo proposto hanno riguardato attività che, svolte con piacere e in relazione con gli altri, hanno aiutato i bambini a conoscere se stessi, i propri limiti, ad affrontare le proprie paure, a sviluppare un proprio pensiero.
I vari moduli sono stati condotti da esperti e tutor per due incontri settimanali di 3 ore ciascuno. Il filo conduttore di tutto il progetto sono state le emozioni: le emozioni che sono all'interno di ognuno di noi, che non sono misurabili, quantificabili, e, i bambini in particolare, non sempre sanno riconoscerle, esprimerle e ancor più gestirle.
L'intento, quindi è stato quello arrivare all'autostima dei bambini utilizzando linguaggi alternativi e specifici, quali il linguaggio delle emozioni, la musicoterapia, il linguaggio della gestualità e della corporeità, quindi il teatro.
Il modulo dei genitori, invece, ha voluto dare chiavi di lettura sui comportamenti propri e dei loro figli, per assolvere in modo più efficace e sereno il loro ruolo, per prevenire difficoltà di relazione e incentivare e rafforzare i rapporti scuola-famiglia.
I vari moduli, pur con percorsi specifici e differenziati, si sono gradualmente e progressivamente intersecati e amalgamati in una rete di connessioni di contenuti e obiettivi fino a realizzare un processo e un prodotto: processo formativo all'interno dei percorsi svolti per 60 ore per ciascun modulo, e un prodotto finale che vede impegnati sul palco del teatro “Regina Pacis” di Molfetta, il 30 maggio alle ore 18.30, tutti i fruitori di questo progetto.
I vari itinerari didattici sono confluiti in una rappresentazione teatrale “Il castello dei destini incrociati”, un castello nel quale viandanti, eroi, fanti e cavalieri compongono quadri di emozioni attraverso l'affascinante gioco del teatro ispirato all'omonima fiaba di Calvino e scritta da Francesco Tammacco.
Operatori coinvolti nel progetto:
Ins. Grazia Abbascià - Ideatrice e referente del Progetto
Dirigente Scolastico
Nicoletta Paparella
Direttore Servizi Generali e Amministrativi
Consiglia Tedone
Referente del Progetto
Grazia Abbascià
Facilitatore
Luigi Sparapano
Valutatore
Maddalena Altamura
Consulente esterno
Francesco lo Basso
Esperti esterni
Vincenzo Miranda, Tania Solimini, Francesco Tammacco, Marta Visag-gio.
Tutor
Grazia Abbascià, Antonia Angione, Giorgia Bergliaffa, Paola Carabellese, Elena Primaro, Daniela Rubini, Eleonora Vilardi.
Docenti accompagnatori degli alunni diversamente abili:
Francesca Nicoletta Gadaleta, Gaetana Rosa Lattanzi .
Assistenti parentali:
Maria Antonella Claudio e Vincenza Allegretta.
Coordinatori di classe
Maria Girolama Amato, Carmela Altamura, Damiana Angione, Lucia Al-tamura, Maddalena Azzollini, Maria Antonella de Ruvo, Gaetana Gadale-ta, Marialina Morgese, Consiglia Paparella
Docenti assistenti alla mensa:
Angela del Rosso, Gaetana Gadaleta, Marialina Morgese.
Servizio Catering
“Salsello”, Bisceglie
Assistenti Amministrativi
Leonardo Altomare, Rita Stufano, Raffaella Tritto.
Collaboratori scolastici
Rosa Azzollini, Nicola D'Elia, Onofrio Giovine, Emanuele Mastropasqua