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Nicola Piergiovanni chiede chiarezza sugli impianti pubblicitari Interrogazione all'amministrazione del consigliere comunale della Rosa nel Pugno
04 agosto 2006

MOLFETTA - Sulla vicenda degli impianti pubblicitari e della cartellonistica pubblicitaria Nicola Piergiovanni (nella foto), consigliere comunale della Rosa nel Pugno, vuole vederci chiaro ed ha già indirizzato una apposita interrogazione al sindaco della città, Antonio Azzollini, ed all'assessore al ramo. “Lo scorso 9 maggio 2006 – ci ha detto il consigliere di opposizione – il Comune di Molfetta ha sottoscritto un atto di transazione stragiudiziale con tre aziende di cartellonistica pubblicitaria (Visaggio Srl, Ditta Studiopiù e Studio Cinque) con cui il Comune si impegnava, senza una attenta valutazione di impatto ambientale, a concedere la possibilità di installare alcuni impianti in determinate zone della città, a fronte dell'impegno, da parte delle aziende, da un lato, di rimuovere diversi cartelloni pubblicitari già installati (circa 150, in particolare nelle zone di Via Salvucci, Via Ugo la Malfa e Via Berlinguer) e, dall'altro, di versare gli importi non pagati derivanti dall'applicazione del canone concessorio, con riferimento agli anni 2004, 2005 e 2006”. “Alla data di oggi – prosegue Piergiovanni – non ho notato alcun cambiamento migliorativo in città. Al contrario, mi sembra che la situazione sia addirittura peggiorata dal momento che ho visto sorgere altri cartelloni, forse installati anche prima della stipula dell'accordo con il Comune”. Per queste ragioni il capogruppo della Rosa nel Pugno chiede all'Amministrazione di sapere lo stato di attuazione di quella transazione, se ci sono delle responsabilità e se sono state applicate delle sanzioni nei confronti delle aziende che – secondo Piergiovanni – non avrebbero ottemperato agli obblighi che si erano assunti dal momento che avrebbero installato i nuovi cartelloni senza eliminare quelli individuati dal Comune. A noi non resta che rilevare il fatto che questi impianti pubblicitari continuano a sorgere come funghi in città, spesso anche deturpando alcuni scorci di paesaggio di grande bellezza. Sarebbe senza alcun dubbio opportuna una più attenta valutazione dei luoghi dove autorizzare certe installazione ed un quadro di regole più chiaro e rigido.
Autore: Giulio Calvani
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