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Nicola Camporeale: dal consiglio comunale un utile contributo per il futuro dell'ospedale di Molfetta
12 gennaio 2008

MOLFETTA - “Le perplessità che il mondo politico sta esprimendo in questi ultimi giorni e la grande incertezza rispetto alla gestione della sanità pugliese non fanno altro che confermare ciò che abbiamo sempre sostenuto e cioè l'incapacità di Vendola di governare i problemi della Regione in maniera strutturale”. Alla vigilia del Consiglio comunale monotematico sul futuro Piano regionale di riordino ospedaliero e sul destino dell'Ospedale di Molfetta, Nicola Camporeale (foto), esponente di punta di Forza Italia e presidente del consiglio comunale, commenta così l'attuale gestione delle sanità pugliese. “Innanzitutto, osservo che c'è un difetto di comunicazione in tutta questa storia. Le scarse notizie che riguardano il nostro Ospedale le apprendiamo dalla stampa e non attraverso consultazioni istituzionali che, invece, sarebbero state doverose da parte di chi ricopre cariche istituzionali le cui decisioni investono i territori locali. D'altra parte, lo sforamento della spesa sanitaria regionale di diverse centinaia di milioni di euro e il conseguente ricorso a nuove tasse per coprire il pesante deficit, rappresentano al momento gli unici dati certi che abbiamo e che nessuno potrebbe smentire”. “Auspico – prosegue Nicola Camporeale - che dal Consiglio comunale che si terrà lunedì prossimo a Palazzo Giovene (alle ore 19) possano venire indicazioni e contributi utili per il rilancio del presidio ospedaliero locale. Credo, infatti, che il problema di fondo sia il rischio che il preannunciato piano di riordino ospedaliero di Vendola nasca sulla base di criteri inconsistenti e aleatori. Ovvero con il serio rischio che le scelte fatte o da fare siano di ispirazione esclusivamente politico-clientelare. Altrimenti non si capirebbe perché, e sulla scorta di quali criteri oggettivi, si indice una conferenza stampa per annunciare la scelta di determinate strutture intermedie e non altre”. Non manca un passaggio sui principi che dovrebbero sovrintendere al Piano di riordino ospedaliero: “Volendo evitare ogni atteggiamento campanilistico, dico che è condivisibile il principio secondo cui si punta a specializzare le funzioni di ciascun presidio ospedaliero. È altrettanto vero però che se, come si è fatto finora, Vendola e la sua Giunta non investono sulla professionalità del personale medico, se non esiste un processo di razionalizzazione della spesa, se non si avvia un autentico potenziamento dei servizi di eccellenza, se insomma non c'è una strategia precisa alla base del Piano di riordino ospedaliero, il risultato finale è che la qualità dell'offerta sanitaria per i cittadini resta scadente così come è oggi. In questo contesto l'Ospedale di Molfetta rischia di essere fortemente penalizzato”. Infine, un appunto di carattere politico: “È quantomeno curioso che il Partito Democratico di Molfetta, cioè il partito che ha fra le sue fila uno dei principali esponenti istituzionali e politici della Giunta Vendola, abbia chiesto di capire di più del piano sanitario e addirittura abbia chiesto un incontro con l'assessore regionale Tedesco. È un comportamento inspiegabile visto che è lo stesso Pd di Molfetta, avendo un assessore nella Giunta Vendola, ad essere uno degli artefici delle principali linee strategiche e politiche in tema di sanità regionale”.
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