Nelle classi quarte della scuola primaria “Giulio Cozzoli” Bambini artisti sotto la guida del maestro Natale Addamiano
Un interessante laboratorio ha avuto luogo nelle classi quarte della scuola primaria “Giulio Cozzoli”, sotto la guida dell’artista Natale Addamiano. L’iniziativa è stata ideata e coordinata dall’insegnante Patrizia Roselli e accolta con entusiasmo del prof. Gaetano Ragno, Dirigente scolastico dell’I.C. “Manzoni-Poli”, cui le sezioni di “Giulio Cozzoli” afferiscono. Opportunamente stimolati dal pittore, che si è avvalso della preziosa collaborazione delle docenti (in particolare Anna Annese, Enza Gadaleta, Antonella Greco, Mariella Introna, la già citata Roselli e Angela Salvemini), i giovanissimi studenti hanno dato vita a interessanti variazioni nell’intento di rappresentare il Duomo di Molfetta, cui Addamiano ha dedicato numerose tele e amorevoli studi. Operando ciascuno in uno spazio delimitato e con l’indicazione del colore di sfondo, gli allievi hanno adottato il dato retinico come punto di partenza, per poi esprimere creativamente la loro immagine del monumento. Gli esiti del laboratorio sono stati presentati alla cittadinanza in un grazioso allestimento presso 54 Art Gallery, l’Arte Contemporanea, “Io con i bambini della scuola Giulio Cozzoli”. L’evento ha consentito di condividere gli esiti della sperimentazione a livello cittadino. L’inaugurazione ha veduto la partecipazione anche del sindaco, Tommaso Minervini, e dell’assessore alla cultura, Sara Allegretta, i quali hanno manifestato soddisfazione per questo fecondo incontro tra il mondo della scuola e la pratica dell’Arte. Sono stati presenti in tale occasione anche il Dirigente dell’Istituto e i titolari della Galleria, Susanna e Michele Vitulano. L’allestimento presenta anche alcune opere di Natale Addamiano, soprattutto marine, ma anche immagini del paesaggio molfettese, che l’artista rievoca con peculiare attenzione alla luminosità, legata al differente momento della giornata, e con attitudine alla trasfigurazione in studio dell’elemento paesaggistico. Questa operazione di trasfigurazione risalta anche nei lavori dei giovanissimi studenti dell’istituto “Giulio Cozzoli”. Sebbene si riscontri una prevalenza di colori caldi, non mancano raffigurazioni notturne dell’area circostante il Duomo. Il santuario viene riprodotto ora con maggiore fedeltà all’elemento architettonico, ora, più spesso, per effetto di una visione sintetica o di un processo di stilizzazione. Particolarmente felici risultano gli accostamenti del Duomo a collage che evocano prodotti dell’arte orientale, ma non mancano graziosi cortei di stelle a incoronare la mole del monumento, magari in presenza di gatti dispettosi e intraprendenti. Alcuni disegni esaltano la vicinanza dell’elemento marino, in ossequio all’antica vocazione della nostra città; altri vi introducono fattori congiunti al dinamismo della civiltà contemporanea, con automobili o aerei in attraversamento della città. In alcuni casi, la quiete dello scorcio suggestivo cede il passo a momenti di tempesta. Emerge in tutte le opere presentate una creatività neïve, che deve essere adeguatamente coltivata (come rimarca lo stesso Addamiano), affinché il tempo e la graduale acquiescenza alle convenzioni legate all’espressione pittorica e alla figurazione in generale non spengano l’inclinazione a contemplare il cielo e le bellezze della città con l’incanto tipico dell’innamoramento.
Autore: Gianni Antonio Palumbo