Nasce la Fondazione Museo Diocesano di Molfetta
In Diocesi un nuovo strumento per la valorizzazione del patrimonio storico artistico
MOLFETTA - Nella missione pastorale della Chiesa rientra anche la tutela, la conservazione, il recupero, lo studio, la raccolta, la manutenzione e la gestione, nonché la valorizzazione e la promozione delle opere d’arte cristiana, espressioni dell’ingegno umano utili alla conoscenza e alla divulgazione della storia e della pietà ecclesiastica, ma soprattutto autentiche testimonianze della religiosità, quanto mai importanti per educare alla fede il popolo di Dio, in tutte le sue componenti, attraverso percorsi di formazione, evangelizzazione e catechesi.
Su queste premesse mons. Domenico Cornacchia ha inteso istituire ed erigere la fondazione autonoma di religione per l’educazione cristiana attraverso l’arte sacra denominata “Fondazione Museo Diocesano”, quale persona giuridica canonica pubblica della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.
Approvato lo statuto e ottenuto il riconoscimento civile dal Ministero dell’Interno, è stato costituito il consiglio di amministrazione nominato dall’Ordinario diocesano nelle persone del prof. don Luigi Michele de Palma - archivista diocesano, del dott. Francesco Di Palo - storico dell’arte, della dott.ssa Maria Grazia la Forgia - management dei Beni Culturali, dott. don Michele Amorosini - direttore Museo e Ufficio Beni Culturali, di don Angelo Mazzone - economo diocesano e presidente della Fondazione.
A loro è affidato il compito di perseguire le finalità statutarie della Fondazione per promuovere una conoscenza attiva e partecipata dei beni culturali ecclesiastici, promuovere iniziative culturali, favorire la diffusione della cultura cristiana occupandosi anche di altri istituti culturali, collaborando con enti e istituzioni ecclesiali e civili, ed avvalendosi di ulteriori professionalità nell’ambito dei beni culturali.
Un nuovo efficace strumento per la valorizzazione dell’immenso patrimonio diocesano che si inserisce nel solco sin qui tracciato dal Museo Diocesano, annoverato tra i più importanti del Sud Italia.