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Muti a Bari: la cultura è l’unico antidoto alla violenza Il ricordo della sua città e della sua patrona in una battuta con “Quindici
15 settembre 2022

La cultura è l’unico antidoto alla vio- lenza: è questo il messaggio che il Maestro Riccardo Muti ha lanciato a Bari al termine della sua esibizione al Teatro Petruzzelli. “Alla base del mio impegno con l’Orche- stra Cherubini non è solo volere aiutare questi giovani diplomati a trovare un lavoro, ma soprattutto contribuire a creare cultura”. L’orchestra di giovani talenti, scelta dal Direttore molfettese, ha eseguito la sinfonia che Bizet dedicò a Roma (in do maggiore op. 37) e quella del “lago incantato’ di Lja- dov (poema sinfonico op. 62) e i Preludi di Liszt. Il bis è stato un brano dalla ‘Fedora’ di Giordano come omaggio alla Puglia. Il Grande Maestro ha colto l’occasio- ne per un apprezzamento per il Petruzzelli, uno dei più bei teatri al mondo, ma ha sot- tolineato come le regioni meridionali hanno meno “orchestre, conservatori e teatri” che contribuiscono a diffondere la cultura “uni- co antidoto alla violenza, ai dissidi alle guer- re”. Ed ha aggiunto il suo augurio “per una migliore conoscenza della musica italiana (all’estero siamo conosciuti non per Puccini, Verdi, ma per ‘Vincerò’)” e che, attraverso la cultura, “i giovani possano diventare una classe politica migliore”. Da Molfetta sono giunti 11 pullman di cittadini che hanno voluto ascoltare il con- certo diretto dal Grande Maestro, il quale, al termine, ha incontrato alcuni di loro, ol- tre ad alcune persone che hanno voluto ren- dergli omaggio. Abbiamo avuto il piacere e l’onore an- che noi di incontrarlo e scambiare qualche battuta con lui, portandogli i saluti di tan- ti concittadini che avevano riempito la pla- tea del Petruzzelli. Anche con noi il Maestro ha sottolinea- to l’importanza della cultura e ha fatto una battuta ironica: pensate che a inaugurare un importante albergo di Molfetta è stata scelta una nota soubrette. Segno dei tempi. Poi ci ha raccontato che qualche giorno tornando ai piedi di Castel del Monte, dove possiede un trullo, ha trovato in quella zona tutte le campagne bruciate. Si è salvato solo un piccolo pez- zo di terreno, dove lui aveva piantato personalmente degli ulivi. “Sarà stato un miracolo della Ma- donna dei Martiri?”, ha detto in dialetto molfettese. Una con- ferma del suo attac- camento alla nostra città, alla nostra pa- trona e alle tradizio- ni, che sono patrimonio della sua giovinezza e lo rendono orgoglioso delle sue origini. Anche noi molfettesi siamo orgogliosi del grande Maestro e onorati del fatto che in ogni occasione Riccardo Muti non manchi di ricordare Molfetta, che resta sempre una città nel suo cuore. F. d. S. © Riproduzione riservata

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