Musici virtuosi, organari e organisti a Molfetta (XVI-XIX)
Un saggio di Giovanni del Vescovo e Gaetano Magarelli nella rivista Odegitria
Nell'ottavo numero di Odegitria, la rivista dell'Istituto Superiore di Scienze religiose di Bari, è stato pubblicato un lavoro di Giovanni Antonio del Vescovo e Gaetano Magarelli (“Affetti e tastiature. Fonti d'archivio e documentazione inedita su musici virtuosi, organari e organisti a Molfetta (XVI-XIX)”), che per consistenza, elaborazione e qualità dei contributi potrebbe aspirare ad essere stampato come volumetto a sé stante, per poter circolare più facilmente anche tra i non addetti ai lavori. Il saggio è tanto più interessante, perché riguarda un settore della nostra storia solitamente poco indagato, quello della storia musicale, e pertanto assume tutte le caratteristiche di un'opera pioneristica.
Il lavoro si compone di due parti. La prima, di del Vescovo, che ha ormai acquisto in questo ambito di studi una considerevole esperienza, è la ricostruzione, su fonti di archivio in parte inedite, in parte già utilizzate dall'autore in precedenti lavori, della cultura musicale molfettese in età moderna, che è principalmente, per scontate ragioni, di natura religiosa.
La trama di questa parte del saggio è tutta intessuta di notizie relative alla pratica musicale e ai protagonisti di questa storia, innanzi tutto i maestri di cappella, i musici, i cantori: scopriamo così la figura non molto nota di un musicista molfettese versatile, compositore di musica sacra, Gaetano Villani, che operò tra Sei e Settecento, o il fatto che oltre che alla musica sacra, il gusto musicale degli uomini di chiesa molfettesi si allargava anche alla musica profana, come farebbe supporre la presenza dei “madricali del Monteverde à cinque” tra i libri del vescovo Bovio, all'inizio del Seicento; poi gli strumenti musicali, e tra questi quello più complesso e diffuso, l'organo, con l'articolata compagine delle superspecializzate maestranze del settore e l'individuazione dei centri più qualificati di produzione.
Non è un caso che il lavoro di del Vescovo si concluda con la ricostruzione delle vicende relative agli organi presenti nelle chiese di Molfetta, condotta in collaborazione con Gaetano Magarelli, maestro organista, che, da un punto di vista squisitamente tecnico-costruttivo, ne ha curato egregiamente le schede descrittive nella seconda parte del saggio, che è corredato di un'interessante appendice di documenti inediti e di fotografie riguardanti gli organi della nostra città.
Arcangelo Ficco