Multiculturita summer jazz festival 2016, tre Serate di Grande Musica
Ormai giunto alla quattordicesima edizione, il Multiculturita, ( Festival di Jazz e altro ), ha chiuso i battenti sabato 9 luglio con la consapevolezza ormai di aver raggiunto un livello di perfezione e importanza pari ai grandi festival Italiani e non; organizzazione impeccabile, qualità degli Artisti che vi hanno partecipato e successo di pubblico che ha letteralmente invaso il paese seguendo sia i concerti esterni al sagrato della Reale Basilica della Madonna del Pozzo di Capurso ( Jazz Village ) che a quelli importanti tenutisi dentro il sagrato.
Artisti di tutto rispetto in questa edizione, infatti il 7 luglio ha aperto il Festival la bravissima Karima cantante Italo/Algerina che comincia la sua carriera artistica partecipando prima a programmi televisivi che la mettono in evidenza procurandogli anche un contratto con la Sony BMG, poi nel 2009 la partecipazione a Sanremo accompagnata da Bacharach e Mario Biondi, dove si classifica terza. Comincia così la sua carriera artistica fatta di collaborazioni e conferme delle sue qualità canore non comuni, infatti dotata di una voce dolce ma allo stesso tempo potente e aggressiva, riesce ad interpretare i classici del Soul, R’N’B, e Jazz, con una personalità comune solo ai grandi artisti navigati e affermati. Dono di natura e tanto lavoro hanno appunto formato la “ Nostra “ a tal punto che i posti a sedere erano praticamente finiti e la gente applaudiva ad ogni brano, soprattutto i suoi Fans, quelli che la seguono continuamente in qualsiasi esibizione. Gentilissima e disponibilissima con i Fans, Foto e autografi per tutti. Per me una piacevolissima sorpresa, avendola vista live per la prima volta.
A seguire l’8 Luglio, il turno di un mito un’icona del Jazz/Rock Italiano e Partenopeo, una Leggenda per alcuni, il Grande James Senese e Napoli Centrale, formazione che comincia la loro carriera musicale nel lontano 1975, con gli album “ Napoli centrale “ e “ Mattanza “ che hanno fatto la storia del Jazz/Rock Popolare Italiano.
Rifacendosi a John Coltrane e Miles Davis come musicista e ai Weather Report come Sound, Senese comincia una strada che lo porterà al successo e a collaborazioni eccellenti tra cui lo stesso Pino Daniele, che nella serata dell’8 ha ricordato con il brano “ Chi tene o Mar “, il Daniele che all’inizio della sua carriera musicale ha anche fatto parte della formazione ” Napoli Centrale “ come bassista. Pubblico datato e non ha assistito ad un concerto energico ed emozionante allo stesso tempo, soprattutto quando appunto hanno eseguito il brano di Daniele, e quando dopo alcuni brani recenti, hanno deliziato i numerosi presenti eseguendo classici della formazione, “ Campagna “, “ O nonno mio “, ecc. Grinta ed energia da vendere, e bravura nelle esecuzioni tanta da far delirare il pubblico che cantava e batteva le mani a ritmo per tutto il concerto. Da sottolineare uno dei brani ultimi il bellissimo “ acquaiuò “, tipico dei brani di Senese.
L’ultima serata ci ha poi regalato un Trio Magico che col loro romanticismo hanno reso stupenda l’atmosfera della serata di chiusura del festival.
Concato, Bosso e Mazzariello i tre che con i brani contenuti per la maggior parte nel loro Cd “ Non smetto di ascoltarti” hanno deliziato la serata dei tantissimi accorsi, tanti da costringere l’organizzazione ad aggiungere posti a sedere in ogni dove. Applauditissimi, hanno rivisitato quello che è la storia della canzone Italiana con brani famosissimi: “ Io che amo solo te “, “ Domenica Bestiale “, Mille lire al mese “, “ Non smetto di aspettarti “, ecc.
Concato come al solito elegante e capace di fare ancora sognare, Bosso che con la sua tromba rende sempre affascinante ed atmosferiche tutti quanti i brani altrui in cui interviene, ormai il suo modo di suonare lo strumento è riconoscibilissimo a chilometri di distanza; e Mazzariello, che per me non è stata una scoperta avendolo visto qualche mese fa in concerto al teatro Forma di bari con lo stesso Bosso e dove aveva già dato dimostrazione di una capacità tecnica elevata e di un’ironia musicale che pochi hanno, nonostante la giovane età. Insomma, bellissima serata di chiusura ad altissimo livello, e il Multiculturita va, va a gonfie vele e si candida ad appuntamento estivo tra i più importanti d’Italia.
Un elogio va anche ad Alceste Ayroldi che con la sua capacità organizzativa ha fatto in modo che tutto andasse in maniera perfetta in questa tre giorni di Festival.
Quindi, l’appuntamento è alla quindicesima edizione del prossimo anno che sicuramente sarà di ottimo livello come tutte le altre.