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Movimento 5 stelle, pullman da Molfetta per il V3Day del 1 dicembre a Genova
08 novembre 2013

MOLFETTA – Il Movimento 5 stelle, che sta facendo molto discutere per la sua strana politica in Parlamento (ha rifiutato ogni coinvolgimento governativo, favorendo di fatto le larghe intese e non vuole la riforma elettorale che cancelli il porcellum), per i suoi programmi e per gli attacchi al presidente della Repubblica Napolitano, si prepara al 3VDay che si terrà il 1 dicembre a Genova e il gruppo di Molfetta coordinato da Antonio de Robertis, candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative, sta organizzando un pullman per i sostenitori di Beppe Grillo.

«Dopo Bologna, Torino e la due giorni del Woodstock 5 stelle di Cesena, Beppe Grillo – dice un comunicato - raduna tutti i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle per il V3Day che si terrà domenica 1 dicembre nella immensa piazza della Vittoria di Genova. Una manifestazione gratuita che vedrà il coinvolgimento di tutti i meetup d’Italia. Stiamo organizzando dei pullman dalla Puglia per essere numerosi e presenti a Genova. Chiunque fosse interessato per partire da Molfetta può contattare Antonio de Robertis al nr 349 789 9751 o alla mail movimento5stellemolfetta@alice.it».
 

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Il populismo è semplificazione. O, in altre parole, il populismo è una scorciatoia della politica, che nasce quando essa entra in crisi e non riesce a interpretare e rappresentare le domande che una o più fette di società pongono ai governanti. Il popolo diventa un'entità nella quale gli individui si perdono, diviene un tutt'uno al quale si attribuiscono volontà unica (la celebre vox populi) e ragioni indiscutibili. È proprio quando la politica è debole e fragile e non riesce a mediare che l'“uomo forte” diviene una prospettiva percorribile. E il carisma diviene il metro per giudicare il politico. In generale, nelle sue varie sfaccettature, si può parlare di populismo quando la politica abdica, incapace di parlare alle persone attraverso argomentazioni razionali, e si personalizza sempre più facendosi corpo in un leader che dice di incarnare i desideri della nazione. Nell'epoca dei mezzi di comunicazione di massa, il filtro della discussione pubblica è lentamente ma inesorabilmente venuto sempre meno. La televisione non è più solo strumento della comunicazione politica ma anche luogo stesso dove la politica viene messa in scena e addomesticata. È accaduto nei primi decenni del XX secolo con la radio (il primo fu Hitler a capirne la potenza del messaggio) e la tv ha chiuso il cerchio. L'opinione pubblica e i suoi luoghi di costituzione vengono meno, la pubblica discussione sui giornali perde peso, il contatto diviene ormai diretto tra il leader e il suo popolo, il suo pubblico. Il populismo, in un senso largo, non ha confini geografici. Se ne trovano rappresentanti, di diverso peso specifico e caratura, in molti paesi del globo: da Peron a Francisco Franco, da Lumumba a Emiliano Zapata, da Jean Marie Le Pen, Jörg Heider e Pym Fortuyn. Il termine “populismo” nasce verso la metà dell'Ottocento in Russia. Lev Tolstoj ne fu uno dei rappresentanti più celebri e le sue posizioni furono duramente criticate all'inizio del Novecento da Lenin, che ne criticava la poca scientificità. Altri vedono la nascita del populismo con la presentazione del People's Party, un partito statunitense fondato nel 1892 al fine di portare avanti le istanze dei contadini del Midwest e del Sud, le quali si ponevano in conflitto con le pretese delle grandi concentrazioni politiche industriali e finanziarie, e anch'esso caratterizzato da una visione romantica del popolo e delle sue esigenze. Enciclopedia Traccani

1) "Il Movimento 5 stelle, che sta facendo molto discutere per la sua strana politica in Parlamento"... - strana sì, per chi s'è ormai assuefatto alla mala-politica dei soliti noti; 2) "...ha rifiutato ogni coinvolgimento governativo, favorendo di fatto le larghe intese..." - Bersani prima e Letta poi non hanno mai chiesto ai 5S di entrare nel governo, hanno solo chiesto loro di permettere, con i loro voti o con l'uscita dall'aula del Senato, la nascita di un governo PD-SEL sulla base di otto punti (che, tra l'altro, dicevano tutto e niente). 3) "...e non vuole la riforma elettorale che cancelli il porcellum..." - Il M5S è stato l'unico movimento che ha tentato di cambiare il porcellum raccogliendo le firme necessarie, presentando una legge di inziativa popolare e votando la mozione Giachetti (insieme a SEL ed allo stesso Giachetti, PD, da giorni in sciopero della fame proprio per sostenere la modifica della legge elettorale). 4) "... per i suoi programmi..." - se non vi piace il programma del M5S, entrate nel merito dei venti punti: scrivere che il programma M5S sta facendo molto discutere non significa granché. 5) "...e per gli attacchi al presidente della Repubblica Napolitano." - Perdono sua Maestà Re Giorgio. Non è possibile criticare il Suo operato (come peraltro fece Ella stessa durante la presidenza Cossiga, per il quale proprio Ella chiese l'impeachment). Nel mio commento non c'è alcun insulto: solo critiche. Vediamo se sapete accettarle, o se pubblicate solo i post che vi piacciono.


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