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Mostra - museo di antichi strumenti scientifici al Liceo Classico
15 febbraio 2004

Non solo latino e greco e materie umanistiche al Liceo Classico, ma anche cultura scientifica. Dal 23 al 25 marzo, in occasione della settimana della scienza promossa dal Ministero dell'Istruzione, la scuola allestisce una mostra-museo che permetterà ai partecipanti di visionare antichi strumenti relativi all'ambito fisico e astronomico. L'esposizione, dal titolo “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, è il prodotto finale dell'omonimo progetto che nasce dal desiderio dei docenti di fisica e scienze e degli alunni di far conoscere reperti datati, alcuni risalenti persino alla fondazione dell' istituto (1897), di catalogarli e di seguirne l'evoluzione storica nel corso degli anni. In un primo momento, i ragazzi si sono dedicati alla ricerca on-line di informazioni relative agli strumenti presenti nell'istituto, per precisarne le caratteristiche e risalire al periodo di costruzione di quelle macchine i cui registri di catalogazione erano andati perduti. Successivamente si sono divertiti a mettere in pratica quelle teorie della termodinamica, della meccanica e dell' elettrostatica che sui banchi di scuola erano sembrate così astratte, riscoprendone la modernità e l'utilità. Il fascino dell'approccio pratico alla realtà, fornito dallo studio diretto della fisica e dei suoi strumenti più moderni, ha colpito ragazzi stupiti di poter conoscere l'origine e la natura di fenomeni dati per scontati. Così, per la prima volta, si sono cimentati nella produzione di energia elettrica, provocando scariche ben visibili attraverso lo scoppio continuo di scintille; l'energia si è poi colorata di una miriade di tonalità fluorescenti, quando i ragazzi hanno azionato i tubi a scarica contenenti gas elettrizzati. Nell'ultima fase del progetto, essi hanno ricostruito l' evoluzione storica degli strumenti in possesso, confrontando per esempio la più antica Macchina di Wimshurt con l'ultimo modello del Generatore di Van Der Graaf e analizzandone non solo le trasformazioni strutturali ma anche quelle relative all'uso dei materiali impiegati per la costruzione (dall'antico legno agli odierni materiali plastici). L'organizzazione della mostra, che sarà aperta a tutta la cittadinanza nei giorni 23, 24 e 25 marzo, dalle ore 17 alle 20, prevede un percorso itinerante attraverso aule tematiche nelle quali si svilupperanno esperienze pratiche di termodinamica, meccanica ed elettrostatica. Tappa fondamentale sarà la visione del planetario recentemente istituito nella scuola, che, riproducendo la bellezza della volta celeste, ”già volgea il mio disio e l' velle, si come rota ch' igualmente è mossa, l'amor che move il sole e le altre stelle”. Rosalba Altamura Giovanna Bellifemine
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