Molte segnalazioni al numero verde regionale contro gli abusi sulle spiagge pugliesi
Presentato in Regione il primo bilancio di attività dall'assessore Minervini
MOLFETTA - Sono stati presentati venerdì 21 luglio, nel corso una conferenza stampa in Regione, i risultati dei primi giorni di attività del numero verde contro i reati ambientali sulle spiagge, promosso dall'assessorato al Demanio e dal WWF. Hanno partecipato l'assessore al ramo Guglielmo Minervini, il presidente regionale del WWF Pasquale Salvemini, il dirigente del settore Demanio, Michele Loffredo, e il direttore di WWF Ricerche e progetti, Luigi Agresti.
Dal 22 giugno al 20 luglio il telefono 800-085898 è stato “incandescente”: sono arrivate ben 168 segnalazioni per la costa pugliese. 26 per abusivismo, 24 per mancato accesso al mare, 35 ai lidi.
Dieci le segnalazioni di distruzione di macchia mediterranea, 12 per inquinamento, quattro per rifiuti, e dieci per rumori molesti e 45 i casi di ritrovamento di fauna, in prevalenza delfini e tartarughe spiaggiati. Complessivamente il maggior numero di segnalazioni, 80, viene dalla provincia di Bari, seguita da Lecce con 31, Brindisi con 21 e Taranto e Foggia a quota 16.
Il numero verde è gestito da 4 operatori del WWF che rispondono dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.000 tutti i giorni della settimana.
Il costo del progetto per la Regione è di circa 18.000 euro l'anno. Le segnalazioni vengono girate alle autorità preposte, dalla Regione fino alle Procure della Repubblica competenti.
“Questa iniziativa – ha spiegato l'assessore Guglielmo Minervini – è una sorta di antenna per la fase di rodaggio della nuova legge regionale sulla tutela della costa. I dati parlano di uno sgonfiamento significativo dei casi di abuso: lo interpretiamo come un effetto positivo della normativa”.
“L'anno scorso – ha proseguito Minervini – si sono verificati episodi di notevole gravità, come lo sbancamento delle dune, quest'anno sembrano diminuiti i casi più eclatanti”.
Minervini ha poi annunciato che partirà un'attività di controllo sugli accessi al mare. ''Questo e' un problema – ha aggiunto – che riguarda anche gli enti locali: in molti casi anche i Comuni, che dovrebbero invece vigilare, hanno creato barriere che impediscono l'accesso: con una circolare li inviteremo a rimuovere questi ostacoli”.