MolfettAttiva: contro la spartizione di poltrone e interessi, continuare il percorso di cambiamento già avviato dall'amministrazione di centrosinistra
MOLFETTA – Tra i Movimenti che si presentano nello scenario politico molfettese, c’è anche “MolfettAttiva” che vuole continuare il percorso del cambiamento già avviato dalla passata amministrazione di centrosinistra e combattere la spartizione di poltrone e interessi che si profila in vista delle prossime elezioni amministrative di primavera.
«Vietato smarcarsi – scrivono -. La situazione politica a Molfetta con l'amministrazione commissariale sta rappresentando un'oasi ristoratrice per figure politiche che, se da un lato si smarcano nettamente dalla più recente esperienza di governo della città, dall'altra non sembrano volersi schierare in un centrodestra che sembra rimanere proprietà feudale del Senatore.
I vassalli che negli anni hanno rastrellato pacchetti di voti apportandoli alla causa della destra azzolliniana sembrano adesso rinnegare il proprio padre, ridimensionato dopo la debacle al ballottaggio del 2013 del prescelto delfino.
La schiera di vassalli, come gabbiani al porto, si avventano su ciò che resta, garriscono aberrazioni politiche che alla rilettura di un passato non troppo lontano hanno del surreale.
Costoro stanno mettendo in atto una fagocitosi degli strumenti politici a disposizione della società per rappresentarsi in organizzazioni non partitiche quali i movimenti e le liste civiche. Il camaleontismo della peggior specie si appropria dei mezzi, anche comunicativi, propri di un modo di agire politico differente, alternativo.
Si sta verificando una appropriazione indebita che ha il solo scopo di vendemmiare voti facili sull'onda del movimentismo e del "né destra né sinistra" che caratterizza la politica nazionale per un mero calcolo fatto a tavolino. L'obiettivo è spostare pacchetti e clientele da un centrodestra ormai usurato e post-azzolliniano ad un centro-minestrone che accontenta tutto il ceto politico e dei mangiatori di politica.
MolfettAttiva rappresenta ad oggi l'unica realtà che punta ad aggregare le persone prima dei voti, mantenendo le distanze dalle mangiatoie e posizionandosi non sopra ma tra le persone che solidalmente hanno a cuore la città e hanno voglia di continuare nel solco dell'innovazione e dell'interesse collettivo.
Senza padrini né primogeniture.
Per questo occorre che ogni soggetto che capisca questa emergenza politica possa mettersi al servizio della comunità.
Altrimenti la spartizione di poltrone e interessi andrà a buon fine. Restando a guardare, finiremmo per esserne complici».