MOLFETTA – I problemi creati dal doppio incarico del sindaco-senatore Antonio Azzollini (foto) di Molfetta sono stati evidenziati in un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia da parte dell’on. Pierfelice Zazzera dell’Italia dei Valori, il partito di Antonio Di Pietro, per conoscere come mai il sindaco di Molfetta, sen. Antonio Azzollini, abbia fatto visita in carcere al suo dirigente dell’ufficio territorio ing. Rocco Altomare, all’epoca detenuto a Trani per presunti illeciti in materia edilizia.
“La sentenza della Corte Costituzionale 277/2011 sul doppio incarico ha il pregio di evitare situazioni poco chiare sui territori – dichiara l’on. Pierfelice Zazzera (IDV) – come ad esempio quella creatasi a Molfetta, dove il senatore Azzollini è anche sindaco della città. E’ chiaro che siamo di fronte ad un corto circuito istituzionale.
Per esempio nel caso dell’inchiesta della procura di Trani “Mani sulla Città”, che vede il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Molfetta l’ing. Altomare agli arresti presso il carcere di Trani, può accadere che il sindaco in qualità di senatore possa far visita al detenuto eccellente. Tutto questo accade nonostante le resistenze del direttore del penitenziario e le perplessità della procura, laddove il GIP non ha revocato gli arresti al dirigente raccogliendo le osservazioni del PM sulle visite ricevute in carcere dal senatore-sindaco. Si parla infatti espressamente di incontri avvenuti senza testimoni con il rischio di inquinamento delle prove. Noi dell’Italia dei Valori riteniamo che sia opportuno chiarire se queste visite del senatore-sindaco possano rientrare nella normale attività istituzionale di un parlamentare senza che possa esservi il sospetto di un condizionamento sul regolare procedimento giudiziario, per questo ho depositato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia perché possa chiarire la vicenda dai contorni alquanto poco chiari”.
Ecco uno stralcio dell’interrogazione, in cui si fa riferimento anche ad un articolo del quotidiano web “Quindici on line”:
ZAZZERA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che:
l'operazione chiamata «Mani sulla città» condotta dalla procura di Trani ha portato all'arresto nel giugno 2011 del dirigente dell'ufficio territorio del comune di Molfetta, ingegner Rocco Altomare, insieme ad altre otto persone;
secondo la Procura, presso il Comune esisteva un «comitato d'affari che aveva messo le mani sulla città» e che ne decideva per interessi privati il futuro urbanistico (La Repubblica di Bari del 12 luglio 2011);
le indagini sono partite nel 2008 per far luce su presunti reati quali associazione a delinquere per corruzione, concussione, lottizzazione abusiva nel territorio di Molfetta e abuso di potere;
l'ingegner Rocco Altomare, secondo quanto riportato dalla stampa, avrebbe fatto richiesta di scarcerazione al tribunale del riesame di Bari, ma il pubblico ministero Antonio Savasta si sarebbe opposto;
nella memoria depositata dal pubblico ministero, tra le motivazioni addotte contro la scarcerazione vi sarebbero gli incontri tra l'ingegner Altomare ed il sindaco di Molfetta in qualità di parlamentare, che secondo Savasta potrebbero portare all'inquinamento delle prove;
in riferimento ai suddetti incontri, risulta che il sindaco «abbia avuto un diverbio con il direttore del penitenziario che si opponeva al colloquio senza testimoni» (Quindici OnLine - l'Informazione a Molfetta del 12 luglio 2011) -:
se il Ministro sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e se, nell'ambito della propria competenza, ritenga opportuno fornire ulteriori informazioni sui motivi di protesta del direttore del penitenziario circa le visite al detenuto Altomare.
(5-05588).