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Molfetta, violato nelle tarde ore della sera il divieto di sosta davanti al Duomo. La denuncia di un lettore a “Quindici”
22 settembre 2013

MOLFETTA – Il lettore Corrado la Forgia scrive a “Quindici” per denunciare la violazione della ZTL davanti al Duomo nella tarda serata da parte di cittadini che sostano con le loro vettura e chiede maggiore sorveglianza:

Ecco la sua lettera:

«Egregio Direttore,

il problema del parcheggio indisciplinato merita, sia in centro sia in periferia, approcci e soluzioni di metodo. Dobbiamo partire da quante auto ci sono in circolazione e quanto spazio abbiamo a disposizione: sono numeri. Da questi scopriremo molto probabilmente, che, volendo rispettare tutte le regole (come ad esempio le distanze dagli incroci) dovremmo aumentare i metri quadri a disposizione. Con parcheggi interrati, con parcheggi sopraelevati, con soluzioni strutturate insomma. Dato che questo facile non è da applicarsi, immagino che ci vorrà un po’ di tempo, durante il quale dovremmo, senza mai giustificare gli irresponsabili, accettare deviazioni rispetto a quanto stabilito dagli standard del codice.

Detto questo, quello che trovo invece fastidioso è che, quando una comunità decide di preservare  un piccolo lembo della propria città,  ci debba essere sempre qualche "abusivo" che, approfittando del mancato controllo dopo una certa ora, trova comodo parcheggiare nell'area protetta. 

Ecco, non c'è nessun motivo che possa giustificare questo. Lo vedete dalla foto: è pura "stupida comodità".

Ovviamente la soluzione più efficace è il controllo: con telecamere, con forza pubblica ecc.

Ma, senza il contemporaneo sviluppo del senso civico e della indignazione collettiva, non andremo lontano. Dove le cose funzionano, questi due elementi di base sono ampiamente riconoscibili.

Almeno per questi piccoli spazi sottratti alla "stupida comodità" ed in attesa di soluzioni adeguate, credo sia opportuno segnalare, parlarne. Per evitare che pian piano si derivi verso il brutto. Che è il metodo migliore per distruggere le cose fatte bene.

E da ultimo colgo l'occasione per rivolgere un appello alle forze dell'ordine come Carabinieri e Guardia di Finanza. Sappiamo che il territorio da loro coperto è molto ampio e che sanzionare auto in divieto di sosta non rientra tra i compiti principali. Ma almeno nelle ore non coperte da VV.UU. (ed anche qui forse dovremmo rivedere modelli di turnazione) fare rientrare la ZTL nei loro percorsi di controllo, potrebbe rappresentare un utile deterrente.

Lo stesso per gli uomini della capitaneria: non hanno nessuna competenza e neanche possibilità di sanzionare. Ma qualche "occhiataccia" potrebbe mettere in soggezione il "comodone".

Ecco, proviamoci.  Avendo successo nelle cose più piccole si potrà puntare a progetti più importanti. Ma "comodi" e scettici dovranno capire che si fa sul serio.

Come comunità e non solo come amministrazione e rappresentanti eletti.

La saluto cordialmente

Corrado la Forgia».

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E' davvero molto strano: alcuni di noi commentatori lamentiamo che la cartellonistica di regolamentazione non abbia sufficienti dimensioni, tale da indurci così in errore. Personalmente dico che forse non è proprio così. Su via Bisceglie, recentemente è stata creata una rotatoria che costituisce svincolo per l'accesso mezzi al nuovo porto e regolamenta così il traffico anche per la Z.I.. I cartelli sono visibilissimi (ammeno di problemi seri di visus!, che dovrebbero sconsigliare la guida di veicoli); l'approssimarsi ad una zona in cui c'è qualcosa di nuovo (appunto, la rotatoria) è segnalata da "strisce rumorose" oltre che da bande orizzontali; venendo da Bisceglie ci sono segnali che indicano la rotatoria e la "shicane" in uscita. Ebbene, per accedere alla zona indusstriale, non c'è una vettura, dico una (tranne quella guidata da me, e forse da pochi altri) che rispetti la segnaletica e quanto dispone: PER SVOLTARE A SINISTRA ED IMMETTERSI SULL'ASSE PER LA ZONA INDUSTRIALE, SI DEVE, RIPETO SI DEVE FARE IL GIRO DALLA ROTATORIA, 50 METRI PIù AVANTI E QUINDI TORNARE INDIETRO DI ALTRI 50 METRI PER IMBOCCARE LA Z.I.. Come detto poche auto lo fanno: troppo fare cinquanta metri e poi tornare indietro (è da pazzi, qui da noi!); è più comodo continuare (fino a quando non ci sarà il problema), come si faceva prima: svolta a sinistra, direttamente. Altra chicca: recentemente l'Amministrazione ha preso di petto il problema della pulizia delle periferie (zone 167 e di espansione). Ha fatto una sufficiente campagna di avvertimento sulle date di pulizia delle strade; ha fatto trascorrere un sufficiente lasso di tempo, perché "digerissimo la NOVITA'; i cartelli che indicano la pulizia delle strade con direzione nord-sud nei giorni dispari DI CALENDARIO, quelle delle starde est-ovest è fatta nei giorni pari. Tutto bene? Mai più! Sabato scorso (giorno dispari) percorrevo via Monda per immettermi in via Montini e notavo (erano circa le 09,30: il divieto è dalle 08,00 alle 10,00) una discussione animata fra una signora e un vigile che aveva multato tutta una serie di auto che, fottendosene del divieto - per permettere la pulizia della strada - erano parcheggiate. Quindi, alla luce di queste due situazioni (e, ne sono certo, ce ne sono altre), con quale giustificazione invochiamo indulgenze per comportamenti scorretti, finora permessi/ignorati/elusi? Cerchiamo di collaborare tutti e riconosciamo che forse ci siamo male abituati, in tanti anni di lassismo sfrenato.






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