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Molfetta, Vincenzo Ciccolella parla al Rotary di crescita, sviluppo e continuità delle imprese
22 febbraio 2011

MOLFETTA - Durante un incontro promosso dal Rotary Club di Molfetta, Vincenzo Ciccolella, presidente dell’omonimo Gruppo florovivaistico quotato in Borsa, ha relazionato sul tema: “La crescita elemento essenziale per lo sviluppo e la continuità delle imprese

Vincenzo Ciccolella (nella foto accanto al presidente del Rotary Pietro Facchini) che gestisce insieme ai suoi tre fratelli un’impresa divenuta leader in Europa per la produzione di rose e al mondo per la produzione di 25 diverse varietà di anthurium, ha illustrato i passaggi significativi che hanno portato una piccola azienda agricola per la produzione di ortaggi, come quella gestita da suo padre Paolo, ad un gruppo florovivaistico conosciuto in tutto il mondo e alla quotazione in Borsa nel 2006.
La storia dei Ciccolella inizia negli anni ’60, come lo stesso Vincenzo Ciccolella ha raccontato, quando il padre ortolano, aveva un campo nei pressi del cimitero di Molfetta. Il terreno sul quale coltivavano ortaggi era preso in fitto. In quegli anni si coltivava nell’azienda per lo più verdura, e tutti in famiglia contribuivano al buon andamento dell’attività. Il padre Paolo insieme a sua moglie gestiva l’ettaro di terra, grazie anche all’aiuto dei figli che dopo la scuola andavano nei campi ad aiutare i genitori.
Un evento inaspettato, però, una grandine in piena estate, cambiò (oggi possiamo dire in meglio, visti i risultati raggiunti dai Ciccolella) le sorti dell’azienda. La grandine arrivata in piena estate distrusse il raccolto coltivato con tanta dedizione per un anno intero. Sotto i colpi della grandine gli ortaggi divennero invendibili e Paolo il padre di Vincenzo, senza perdersi d’animo e con grande dedizione al lavoro decise da quel giorno di mettersi in moto per costruire una struttura che in condizioni climatiche estreme avrebbe potuto proteggere il raccolto.
Nasce così la prima serra in legno. Inizia da lì, in quegli anni, la fortuna dei Ciccolella. Grazie alla serra era possibile proteggere i prodotti coltivati dalle intemperie, ma soprattutto produrre prodotti di qualità superiore. Costruiscono la prima serra, servendosi anche di legno già presente in azienda. Con la serra, si decide anche di passare dalla produzione di ortaggi a quella dei fiori. La prime piantagioni furono di garofani, poi si passò subito alla produzione della rosa, regina incontrastata tra le varietà floreali.
La scelta della serra, ma soprattutto quella di coltivare un fiore, da sempre reputato tra i più belli, diedero ragione ai Ciccolella che iniziarono ad incrementare le vendite e ad espandersi. Crescono negli anni i siti di produzione nelle zone limitrofe a Molfetta, si inizia a coltivare prima a Terlizzi e poi a Giovinazzo. Crescono gli appezzamenti di terra e cresce l’esperienza dei Ciccolella che decidono nel 2000 di iniziare la produzione dell’anthurium, una pianta sempreverde originaria dell’America centrale e meridionale che necessita per la sua crescita di un’atmosfera caldo-umida, oltre ad un ambiente ombreggiato e ben protetto da condizioni climatiche estreme. Dunque servivano necessariamente le serre, negli anni divenute in ferro anziché in legno, ma non basta. 
E’ dalla produzione degli anthurium, che scaturisce negli amministratori dell’azienda l’intuizione di affiancare alle serre impianti di produzione di energia elettrica. La vicinanza degli impianti di coltivazione alle centrali termoelettriche, permette infatti risparmi vantaggiosi per l’azienda. Grazie a questa idea innovativa, messa in atto dai Ciccolella a partire dal 2004 in tutti gli impianti di produzione dell’azienda, l’energia termica prodotta da una centrale termoelettrica viene convogliata in serra riscaldando la serra. Nascono così, grazie anche ad un accordo con Edison gli impianti di Melfi e Candela. Negli impianti di Candela, in provincia di Foggia, oggi si coltivano rose recise e verde ornamentale. Su una superficie serricola di 72 ettari è predisposto un sistema di riscaldamento che sfrutta, secondo il sistema spiegato pocanzi, l’acqua calda di risulta della vicina centrale elettrica Edison. Anche a Melfi, in provincia di Potenza, viene utilizzato lo stesso principio, definito “modello Ciccolella”.
Insieme a quest’idea innovativa delle serre riscaldate grazie al calore delle centrali, nasce anche il terzo passaggio significativo portato avanti dall’azienda che ha permesso ai Ciccolella di avere una crescita di tale portata. L’azienda ha infatti ritenuto importante negli anni, attivare all’interno della società un Centro Ricerche. Qui, professionisti studiano nuovi brevetti varietali per l’azienda, da coltivare prima in via sperimentale all’interno della “serra vetrina”.
Importante è per un’azienda - ha spiegato lo stesso Ciccolella durante la conferenza del Rotary Club - definire un proprio modello produttivo con requisiti di alta qualità”, proprio come i prodotti Ciccolella in grado di mantenerli dalla ricerca e produzione, fino alla trasformazione e alla distribuzione.
Dopo una crescita del genere, a molti verrebbe in mente di fermarsi per consolidare l’azienda, e di continuare a trarre vantaggi ancora per un po’con la posizione assunta dall’azienda sul mercato, ma Ciccolella su questo è categorico: “non esiste in azienda la logica di consolidarsi – spiega ai presenti - esiste solo la logica di continuare a crescere, e tutto deve essere fatto con un pizzico di utopia”.
In questo contesto va ad inserirsi la continua ricerca di nuove aree di produzione, di nuove tecniche ma soprattutto l’inserimento in nuovi mercati. Nel 2006 l’azienda molfettese compie un passo epocale, rilevando la Coats Cucirini entra a far parte delle aziende quotate in Borsa e nello stesso anno acquisisce la Zurel Group, iniziando il processo di internazionalizzazione dell’azienda. La Zurel Group tra i primi cinque operatori europei nel trading di fiori e piante, permette al Gruppo di sbarcare sul mercato olandese ed europeo. Nell’anno successivo la società acquisisce altri due marchi importanti: la Leliveld Group e la FPP entrambi leader rispettivamente nelle forniture alla grande distribuzione organizzata e al canale cash & carry. Quest’operazione permette alla Ciccolella Spa di diventare il primo operatore floricolo integrato in Europa, capace di gestire dalla ricerca e produzione fino alla commercializzazione e distribuzione, assicurando massima cura e attenzione alle esigenze dei rivenditori con alta professionalità e capacità di diversificare l’offerta. 
Oggi il gruppo, leder in Europa nei settori della produzione e della commercializzazione di fiori recisi e piante da vaso, è guidato dai quattro fratelli Ciccolella, Vincenzo, Corrado, Francesco e Antonio.
 
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Autore: Giovanni Angione
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