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Molfetta, un pericoloso rondò di collegamento del nuovo porto alla zona Asi
09 agosto 2013

 MOLFETTA - Nel campionario delle irrazionalità e delle stranezze del nuovo porto, si è aggiunta recentemente anche la realizzazione del rondò di collegamento fra il nuovo molo in costruzione e la zona industriale.

Un braccio di collegamento necessario per la funzionalità delle future banchine, ma anche oggi per permettere il transito dei camion nel corso dei lavori. Ma chi è il progettista che ha studiato la conformazione della rotatoria (troppo grande) e gli svincoli? Non si è reso conto che ha determinato una situazione di pericolosità preoccupante, soprattutto per i veicoli provenienti da Bisceglie in direzione di Molfetta, per un guard rail tortuoso.
Anche un bambino se ne sarebbe accorto di quella strana curva stretta ad S che costringe ogni veicolo al rallentamento e questo non è male, anzi, ma è così stretta e tortuosa da non escludere l'ipotesi di un possibile incidente soprattutto di notte, anche a causa della ridotta visibilità. Basta andare ad una velocità superiore a 50 km all'ora, per sbandare.
Il rondò, insomma, è decisamente da rifare, magari mettendolo in carico al progettista superficiale. Non bisogna certo aspettare che ci scappi il morto in una tragedia della strada, augurandoci che non avvenga mai. Ma prevenire è importante. Soprattutto in un tratto stradale tristemente famoso per gli incidenti mortali (ci sono ancora le lapidi a ricordo dei giovani morti nelle ultime tragedie).
Chissà se si parlerà anche di questo nella conferenza stampa sul porto convocata questa mattina a Molfetta dal sindaco Paola Natalicchio.
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Gli incroci regolamentati da rotatorie sono sempre più necessari. Chi ha scritto l'articolo ha espresso un punto di vista che trovo incomprensibile, per i seguenti motivi: - Il traffico pesante da e per il Cantiere del porto era prima praticato facendo passare mezzi pesanti (uno ogni tre minuti!) davanti alla basilica della M.d.M.. Non era un bel vedere e certamente il Tempio qualche sofferenza l'aveva. - Hanno creato, a tempo di record, uno svincolo che permetta a tale traffico di evitare il problema. oltre che regolamentarlo in una zona un pò critica, data la presenza anche dello svincolo per la Z.I. L'hanno segnalato (un pò approssimativamente, è vero, ma segnalato in entrambi i sensi di marcia). Per farlo hanno creato una sorta di "chicane", necessaria forse per la presenza di un capannone industriale. Ci si lamenta che uno potrebbe andare dritto, provenendo da Bisceglie e si invoca il concetto di "prevenire e non combattere". Può essere vero, tuttavia, nessuno ha evidenziato quello che accade NELL'ALTRO SENSO DI MARCIA, ALL'ARRIVO ALLO SVINCOLO PER LA ZONA INDUSTRIALE: NESSUNO, DICO NESSUNO FA IL TRAGITTO DI CIRCA 200M IN PIù, PER SVOLTARE, COME SI FA NEI PAESI CIVILI, USANDO LA RETATORIA. La sicurezza? C'è da osservare che su questa strada il limite di velocità è 50km/h! Che ci sono continui accessi a campi agricoli. Quindi chi proviene da Bisceglie lo sa (dovrebbe). Il vero problema che continuo ad intravvedere è sempre la scarsissima propensione di noi automobilisti e cittadini, al rispetto delle norme. Poi c'è da dire infine che un pò di illuminazione ed una segnaletica ORIZZONTALE più accentuata, non avrebbe guastato. Personalmente ho discusso con amici che, alle mie considerazioni, MIE, obiettavano: per quel che riguarda la svolta a sinistra che si continua a fare per andare alla Z.I., essi obiettavano che all'incrocio le strisce orizzontali erano tratteggiate, per cui si poteva svoltare a sinistra, malgrado i cartelli verticali. Io ho, a mia volta obiettato che la striscia discontinua era necessaria, dovendo chi dalla Z.I. doveva svoltare per Bisceglie, immettersi sulla SS16. Certamente il lavoro è un pò raffazzonato, certamente è pur vero che siamo abituati ad interpretare le norme secondo ..."coscienza".





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