MOLFETTA - Nel campionario delle irrazionalità e delle stranezze del nuovo porto, si è aggiunta recentemente anche la realizzazione del rondò di collegamento fra il nuovo molo in costruzione e la zona industriale.
Un braccio di collegamento necessario per la funzionalità delle future banchine, ma anche oggi per permettere il transito dei camion nel corso dei lavori. Ma chi è il progettista che ha studiato la conformazione della rotatoria (troppo grande) e gli svincoli? Non si è reso conto che ha determinato una situazione di pericolosità preoccupante, soprattutto per i veicoli provenienti da Bisceglie in direzione di Molfetta, per un guard rail tortuoso.
Anche un bambino se ne sarebbe accorto di quella strana curva stretta ad S che costringe ogni veicolo al rallentamento e questo non è male, anzi, ma è così stretta e tortuosa da non escludere l'ipotesi di un possibile incidente soprattutto di notte, anche a causa della ridotta visibilità. Basta andare ad una velocità superiore a 50 km all'ora, per sbandare.
Il rondò, insomma, è decisamente da rifare, magari mettendolo in carico al progettista superficiale. Non bisogna certo aspettare che ci scappi il morto in una tragedia della strada, augurandoci che non avvenga mai. Ma prevenire è importante. Soprattutto in un tratto stradale tristemente famoso per gli incidenti mortali (ci sono ancora le lapidi a ricordo dei giovani morti nelle ultime tragedie).
Chissà se si parlerà anche di questo nella conferenza stampa sul porto convocata questa mattina a Molfetta dal sindaco Paola Natalicchio.