Molfetta, un lettore denuncia: i semafori funzionano male e i marciapiedi sono sporchi
MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” per denunciare la situazione della segnaletica stradale e della sporcizia sui marciapiedi.
Ecco la sua lettera:
«Illustrissimo Direttore,
sono un cittadino molfettese, che come tanti altri, ha notato le pessime condizioni della segnaletica stradale.
Innanzitutto vorrei segnalare il pessimo funzionamento dei semafori in città, infatti, se giriamo da un capo all’altro della città, noteremo, che in ogni semaforo abbiamo problemi con le lampade, la posizione del semaforo stesso e dove le prime pecche non ci sono, c’è un livello tale di sporco sul semaforo che ne impedisce la visuale.
Poi c’è la mancanza cronica di vigili urbani, per cui tutti possono fare ogni tipo di infrazione al codice della strada.
Infatti a Molfetta puoi “distruggere” il codice della strada, ma, non uscire mai senza grattino, altrimenti sarai multato da un disoccupato arrabbiato (per il fatto che riceve uno stipendio da elemosina) e non da un vigile urbano.
Ormai possiamo parcheggiare senza alcun problema dove vogliamo, tanto non c’è controllo, possiamo girare senza cinture di sicurezza o casco, possiamo passare sulle strisce pedonali (dove ancora visibili) incuranti dei pedoni, tanto saranno loro a scansarci, abituati ormai come sono a girare intorno alla macchina in doppia fila con il passeggino. Bisogna solo fare attenzione al grattino, meglio se c’è un divieto di sosta, non c’è multa!!!
Ma di questo potremmo discutere ore, potremmo parlare degli slalom, che il cittadino molfettese deve puntualmente fare, appena uscito di casa, per evitare le zozzerie sui marciapiedi.
Ora io le chiedo, Egregio direttore, ma al Comune, noi abbiamo molti esponenti di tutte le forze politiche, vecchie e nuove, ma è possibile che nessuno giri a piedi o in macchina e noti queste cose? O anche a loro fa comodo questa situazione? Francamente preferisco pensare che pensino solo a portare a casa lo stipendio,
perché altrimenti sono costretto a pensare che sono felici di vivere in una città sporca, insicura, incivile e ferma all’età della pietra.
Mi scusi Direttore se con questa mia, l’ho disturbata, ma Lei mi sembra una delle poche persone a cui sta a cuore la nostra città, anche se così ridotta.
Cordiali saluti».
Giriamo all'amministrazione comunale e al sindaco Natalicchio la lettera del cittadino con la speranza che si possa rimediare a questi inconvenienti.
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