Un lettore, Donato Mongelli, denuncia a “Quindici” uno di questi casi: «Egregio Direttore vorrei mostrarle una foto da me scattata sul lungomare altezza “Of street cafè” che dimostra che siamo in mezzo ai vandali ahimè paesani. Ma possibile che non si faccia nulla??».

 

Giriamo la domanda all’amministrazione comunale che, come sempre, resterà in silenzio, un silenzio colpevole, anche per la strana situazione di una città senza sindaco e con assessori senza delega, che non contano nulla, non decidono nulla, aspettando la domenica quando il sindaco rientra da Roma, dove è impegnato nel suo lavoro di parlamentare, per fare il sindaco del wee-end, come lo abbiamo ribattezzato.

Ecco i danni del doppio incarico del sen. Antonio Azzollini, sanzionato anche da una sentenza della Corte Costituzionale che ne ha sancito l’incompatibilità. Ma il sindaco, pur cosciente di non riuscire a svolgere bene le due cose, rifiuta di dare una soluzione, dimettendosi da uno o dall’altro incarico.

Un approfondimento su questo tema, lo trovate sulla rivista mensile “Quindici” in edicola in questi giorni. Abbiamo dedicato anche la copertina, ai due Azzollini, senatore e sindaco, al doppio incarico, spiegando i motivi per cui l’uomo politico molfettese non vuole rinunciare a nessuna delle due poltrone, ma sarà costretto a lasciare quella di sindaco, provocando nuove elezioni amministrative e un nuovo spreco di soldi dei cittadini. Il perché di questo comportamento e i possibili scenari, li scoprirete leggendo la rivista in edicola.