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Molfetta, un cittadino scrive a Quindici: gli “effetti collaterali” del concerto di Zucchero Circolazione cittadina impazzita per i parcheggi selvaggi nella zona centrale della città (Corso Umberto, via Respa e via A. Volta). Necessaria una migliore organizzazione logistica e un maggiore rispetto delle regole, della cittadinanza e dell'ordine pubblico
02 agosto 2011

MOLFETTA - Il concerto di Zucchero ha offerto alla città di Molfetta grande visibilità nazionale, ma anche in questa occasione non sono mancati spiacevoli “effetti collaterali”.  Ad esempio, com’era prevedibile, la circolazione cittadina è impazzita, non per il traffico, quanto per il parcheggio selvaggio su Corso Umberto, nonostante il divieto di sosta e fermata, su via Respa, ancora in fase di ristrutturazione, ma già calpestata dalle auto, e sul marciapiede destro di via A. Volta. Dov’era la Polizia Municipale? Sicuramente impegnata con i suoi uomini nella gestione dell’ordine pubblico nell’area del concerto: questo dimostra ancora una volta l’esiguità numerica del corpo di Polizia Municipale che sarebbe ora di rimpolpare con un concorso pubblico.
Queste le osservazioni iniziali della lettera di un cittadino di Molfetta indirizzata a Quindici, che riportiamo integralmente.

«Gentile Direttore,
le scrivo per manifestare rammarico per quanto accaduto ieri sera. In coincidenza col il mega-concerto di Zucchero, infatti, il centro cittadino è risultato invaso dalle auto. E non mi riferisco al traffico ma alla sosta. Alle ore 22.30 circa Corso Umberto, dal Liceo Classico in giù (verso Piazza Garibaldi), presentava due file di auto a destra e a sinistra. È bene precisare che, nonostante sia stata riaperta temporaneamente al traffico, sulla principale via della città vige ancora il divieto di sosta e fermata su entrambi i lati dall’incrocio con Via Tattoli in giù e almeno sul solo lato destro nel tratto subito precedente. Via Respa, chiusa al traffico, al transito e alla sosta per i lavori di ripavimentazione, accoglieva auto parcheggiate che non si sa come erano riuscite ad oltrepassare anche le barriere di recinzione. Su Via A. Volta oltre alla consentita sosta sul lato sinistro rispetto al senso di marcia, le auto risultavano parcheggiate anche sul lato destro occupando il marciapiede. La mia osservazione si è fermata qui ma non faccio fatica ad immaginare casi simili anche in altre strade limitrofe. 
Vorrei far notare come alcune di queste (Via Respa) sono praticamente confinanti con il comando della Polizia Municipale (piazza Vittorio Emanuele) che evidentemente, impegnata ad assicurare l’ordine nell’area del concerto, non ha avuto la possibilità di far rispettare il codice della strada altrove.
Sono stato spinto a scrivere queste righe semplicemente dal fatto che ho sempre pensato e continuerò a farlo che le regole sono uguali per tutti e sempre. Anche un semplice divieto di sosta non può valere a giorni o ad orari alterni a meno che non sia esplicitamente indicato. Non penso sia giusto che un residente non possa lasciare per pochi minuti l’auto sotto casa per poter espletare una benché minima incombenza famigliare o un commerciante una commissione legata alla propria attività entrambi consapevoli dell’alta probabilità di ricevere una sanzione per l’infrazione commessa. Mentre da par loro, in un’occasione come quella di ieri sera, i cittadini sono autorizzati di fatto ad infrangere la stessa norma senza il timore di essere multati.
Sarebbe facile opporsi a queste considerazioni adducendo come giustificazione la portata dell’evento serale di ieri. Ma penso sia altrettanto semplice affermare che se una città si candida ad ospitare concerti di questo livello debba anche organizzarsi ed attrezzarsi per far sì che gli stessi si svolgano nel pieno rispetto delle regole, della cittadinanza e dell’ordine pubblico. Il concerto di Zucchero del resto non mi risulta essere stato programmato un giorno o una settimana fa, consentendo pertanto un’adeguata preparazione di tutto quanto era lecito pensare sarebbe potuto accadere. Mi dispiace dirlo ma forse non siamo pronti per essere location per eventi del genere o, peggio ancora, non abbiamo addetti ai lavori capaci di organizzarli in tutti i loro aspetti!»
 
Insomma, un evento straordinario, che avrebbe meritato una migliore organizzazione logistica. Ad esempio, per il concerto di Zucchero sarebbe stata opportuna forse un’altra location, tipo lo stadio comunale? La Banchina Seminario regala al visitatore lo scorcio paesaggistico più bello di Molfetta, ma non ha certo la capienza per un “pubblico da stadio”, tipico dei concerti di Zucchero. Senza contare la pericolosità legata alla vicinanza del mare: quali vie di fuga, se tutta l’area è stata transennata e “murata”? Inoltre, la banchina è stata asfaltata nei giorni scorsi: era necessario un concerto di questa portata per livellare il manto stradale, eliminando buche e avvallamenti? Quale valore hanno, dunque, le lamentele e la sicurezza dei cittadini di Molfetta?
 
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