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Molfetta, spettacolo teatrale dal titolo "Garrincha – L'angelo dalle gambe storte"
23 aprile 2012
MOLFETTA -
Nuovo appuntamento della rassegna di drammaturgia contemporanea Storie da me - Autori in scena, organizzata dall’Associazione Culturale Malalingua in collaborazione con Nasca Teatri di Terra: sabato 28 e domenica 29 aprile, alle ore 20.30, va in scena nella sede di Malalingua (Molfetta, Vico I Catecombe 16) lo spettacolo Garrincha. Garrincha – L’angelo dalle gambe storte è ideato da Giancarlo Fares e Valeriano Solfiti, che ne è anche l’interprete.
L’attore, accampagnato dal percussionista Pietro Petrosini, ripropone sul palco la storia del celebre calciatore Manoel Francisco dos Santos, conosciuto ai più con il nome di Garrincha. Dall’infanzia alla maturità, dal successo indiscusso al declino finale: la storia di Garrincha è una parabola commovente, che restituisce al pubblico le vicende dell’uomo più che del calciatore, offrendone un ritratto sensibile e complesso.
Perché così era Garrincha: un uomo capace di grande poesia e allegria, che ha saputo regalare sorrisi e messaggi di speranza attraverso le sue performance sportive; un uomo – al tempo stesso – lacerato e abbandonato, vittima di passioni che lo hanno condotto, nel tempo, ad una fine autodistruttiva. Nell’arco di 90 minuti (durata regolamentare di una partita di calcio), lo spettacolo ridà vita a questo controverso personaggio, ai cui piedi si apre un tappeto (unica componente scenografica) che si fa campo, area di rigore, terreno di vite quotidiane scandite dal ritmo delle percussioni.
Franco Valeriano Solfiti
nasce a Roma nel 1976. La sua formazione artistica si snoda attraverso variegate esperienze, tra cui la scuola di recitazione del Teatro dell’Orologio, laboratori presso l’Accademia Nazionale Silvio D’Amico, la scuola professionale di recitazione di Teatro Azione. Dal 2001 ad oggi, colleziona numerose interpretazioni a teatro, spesso diretto dal regista Giancarlo Fares (per citare alcuni esempi: L’eccezione e la regola di B. Brecht, Il Calapranzi di H. Pinter, La favola del figlio cambiato di L. Pirandello). Nel 2005 dà alla luce, assieme a Fares, il suo Garrincha – L’angelo dalle gambe storte, presentato all’interno della rassegna Narratori andata in scena per sei mesi al Teatro dell’Orologio di Roma. Nella carriera di Solfiti si affianca, al teatro, il cinema. Oltre ad aver preso parte a diversi cortometraggi, ha recitato nel 2003 in Concorso di Colpa (regia di Claudio Fragasso) e nel 2004 in Ma quando arrivano le ragazze? (regia di Pupi Avati). Contatti: L’ Associazione Culturale Malalingua ha sede a Molfetta, in Vico I Catecombe 16. Informazioni e prenotazioni al numero 347.46.63.244 o all’indirizzo
malalingua@hotmail.it
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Esagera Tamente
24 Aprile 2012 alle ore 00:02:00
Non esageriamo, FAWKES! Notte!
Rispondi
GUY FAWKES
23 Aprile 2012 alle ore 19:41:00
La vita di GARRINCHA è letteratura allo stato puro e sono ben felice che venga rappresentata in teatro. La sua leggendaria finta, usando come perno la gamba più corta lasciata in eredità dalla poliomielite, evoca ANALOGIE MUSICALI. I suoi dribbling ricordano una seduta di jazz, quel movimento anarchico-rigoroso che inchiodava il difensore avversario evoca le effrazioni dei Pink Floyd, la leggerezza e lievità dei suoi tocchi di palla, sembra di ascoltare gli ultimi Radiohead, quelli della svolta, capaci di armonizzare tanti generi, noise, ,ambient, dance,jazz. Garrincha è stato uno splendido talento anarchico, refrattario a qualsiasi regola , impossibile inquadrarlo in una pianificazione, portatore di un'intelligenza inconscia, di un sapere senza pensare che trova radici lontane nella figura di Malandro un personaggio del folklore brasiliano di origine africana. Il Malandro, discendente di antenati schiavi è molto amato nelle favelas, è un povero che tiene alla libertà anarcoide più di tutto: considerando la disciplina “una cosa buona per i mediocri”, è un truffatore che ama lavorare “da solo”, unica vera vocazione artistica la capoeira, misto di danza e arte marziale sempre di origine africana. Garrincha ha emozionato e commosso intere generazioni, il suo immenso talento è stato un dono di Dio all'umanità, calcisticamente parlando.
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