«In continuità con il lavoro svolto finora, infatti l'assessorato alla Pubblica Istruzione ha già definito una proposta di allargamento del servizio mensa alle scuole primarie che riguarda anche l'adeguamento delle strutture comunali. Proposta che sarà formalizzata nell'ambito del Bilancio Previsionale 2011 e del Piano Triennale delle Opere Pubbliche in corso di approvazione.
È impensabile attribuire al Comune qualunque responsabilità rispetto a un servizio aggiuntivo, rivolto a oltre cinquecento bambini, che finora è stato sempre organizzato e gestito all'interno dei circoli didattici nell'ambito della loro autonomia scolastica. Tanto più che tale pretesa arriva all'improvviso dopo che altri, nel giro di pochi giorni, hanno stabilito che tale modello non è più valido.
Oggi il Comune di Molfetta - ricorda ancora l’assessore Roselli - si occupa già di fornire la mensa nelle scuole dell'infanzia, servizio che ovviamente non è in discussione in quanto inserito nel piano comunale del Diritto allo Studio per l'anno scolastico in corso. È inoltre assicurato il servizio mensa alle Sezioni Primavera non comunali a gestione statale. Ancora: l'assessorato alla Pubblica Istruzione, di concerto con il Segretariato Sociale, interviene garantendo il servizio mensa a quei bambini delle scuole primarie, appositamente indicati dalle direzioni scolastiche, che necessitano di assistenza economica».
L'amministrazione comunale ha sempre garantito, concretamente, il diritto allo studio e continuerà a farlo. «Respingiamo in modo netto ogni tentativo di oscurare l'attenzione che il Comune di Molfetta riserva al mondo della scuola dell'infanzia e della scuola primaria. Basti ricordare, l'integrale accettazione delle domande di iscrizione all'asilo nido anche attraverso il convenzionamento dei nidi privati e delle scuole paritarie la istituzione della commissione della mensa, la sanificazione degli ambienti scolastici per la prima volta realizzata in tutte le scuole, l'apertura anche nel periodo estivo delle strutture comunali dell'infanzia nel quadro delle politiche attive di conciliazione tempo di vita e lavoro delle famiglie.
Le accelerazioni o gli allarmismi degli ultimi giorni rischiano solo di confondere quelle che sono le reali aspettative delle famiglie e di apparire quindi sterili quando non addirittura strumentali. L'obiettivo dell'amministrazione comunale resta quello di assicurare un servizio mensa sicuro, funzionale e con standard di qualità di prim'ordine sia alle scuole dell'infanzia che alle scuole primarie. Inoltre, nessuno più di noi ha a cuore gli aspetti legati all'occupazione - lo abbiamo già dimostrato con la stabilizzazione di personale precario alle dipendenze del Comune - tuttavia, altri aspetti legati agli organici nelle scuole primarie rientrano nella sfera dell'autonomia scolastica ed è noto a tutti che non possono in nessun modo essere riconducibili alla programmazione comunale.