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Molfetta, sana alimentazione, risultati di un convegno
01 aprile 2011

MOLFETTA - Si è svolta brillantemente la giornata di educazione alla salute nella mamma e nel bimbo a partire dal corollario fondamentale: Sana alimentazione. 

Una sana ed equilibrata alimentazione diventa l’arma più potente che abbiamo per combattere le patologie diffuse dal benessere sociale ed economico.
Questo principio è stato ribadito all’unanimità dai sei relatori che si sono susseguiti. In primis il professore Nicastro Francesco, docente presso la facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari, ha incentrato il suo intervento sull’importanza della Dieta mediterranea, soprattutto Pugliese, nell’acquisizione e preservazione di un buono stato di salute. Ruolo principe è quello svolto dall’olio di oliva, di cui siamo buoni produttori, ricchissimo di vitamine, la vitE soprattutto, indispensabile tanto alla donna in gravidanza quanto all’organismo in fase di accrescimento.
Il concetto è stato ripreso successivamente dal Dr Campobasso Carlo, Ginecologo presso l’azienda Ospedaliera “Di Venere”, rimarcando la necessità di integrazioni multivitaminiche ed oligominerali nella delicata fase di gravidanza e post-gravidanza per dissipare inoltre lo spettro della depressione post-partum.
Nella fase di pre-gravidanza, ruolo incontrastato di signore lo svolgono due vitamine: Vitamina E, detta anche vitamina della femminilità (rispetto alla vitamina C, regina della gametogenesi maschile), che sarebbe necessaria insieme ai grassi della serie omega-3 per un corretto e stabile impianto embrionale sulla parete uterina.
Il concetto, introdotto dalla Sottoscritta è stato poi ripreso ed approfondito in termini di patologie epidermiche conseguenti ad ipovitaminosi dal Dr. Pugliese Antonio, dermatologo e Coordinatore nazionale della Società Italiana dei Medici di Famiglia; la carenza di vitamine ed minerali associati ad esse, quali macchie, inestetismi cutanei, eczemi etc etc..potrebbero essere evitati e mitigati semplicemente aumentando il consumo quotidiano di frutta e verdura fresca.
Si è parlato degli omega-3, abbondanti nei pesci ma anche nei semi oleosi, e dell’importanza che essi rivestono nell’abbassare lo stato infiammatorio dei giovani pazienti; la dott.ssa Del Buono Zora, pediatra neonatologa, ha mantenuto viva l’attenzione dei partecipanti al convegno rispondendo sapientemente in modo semplice e diretto alle domande delle giovani mamme presenti.
Grande attenzione alle tematiche inerenti le allergie , che purtroppo oggi sono costantemente in aumento tra i più piccoli e, la possibilità secondo dati recentissimi di poter diminuire i processi di risposta infiammatoria anticipando l’epoca dello svezzamento; dai sei mesi inizialmente diramati dai bollettini O.M.S. ai quattro mesi circa introducendo anche quei cibi come uovo e pesce che a causa della loro variabilità antigenica potrebbero provocare fenomeni di sensibilizzazione ma che se introdotti in epoca precoce durante l’allattamento al seno risulterebbero maggiormente tollerabili. Il neonato lattante acquisterebbe quindi una maggiore tolleranza alimentare perché protetto da latte materno ed avendo un sistema immunitario immaturo sarebbero nulle o quasi le reazioni infiammatorie.
Promozione di un sano stile di vita e soprattutto educazione alla salute tramite l’alimentazione nelle fasce più deboli della popolazione allo scopo di abbattere il gradiente sociale che ci divide dall’essere tutti uguali: ruolo deputato in primis alle istituzioni Scolastiche, è stato il tema centrale del Dr. Clemente Carmine, sociologo della salute presso la facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Bari, direttore del Master in sociologia della salute e management sanitario.
Argomenti corposi e relatori brillanti, nonché piccoli inconvenienti tecnici, hanno portato a ritardare nella scaletta degli interventi sino alla MIA presentazione che ha chiuso la giornata: l’integrazione di piante officinali di cui spesso ignoriamo le virtù terapeutiche insieme a particolari associazioni alimentari possono aiutare chi è in cerca di un bimbo nonché sono il preludio di buona vita nel nascituro e nei genitori.
Nella speranza che tale Convegno abbia suscitato interesse nella cittadinanza ed abbia sensibilizzato le Istituzioni a promuovere quanto piu’ possibile iniziative di tal genere per avere quel progresso socio-culturale a costo zero a cui tutti in quanto uomini e quindi essere pensanti aspiriamo. Fiduciosi rinnoviamo allora l’appuntamento per il terzo anno consecutivo con la Nutrizione Funzionale partendo questa volta dal….nonno al nipotino!
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