MOLFETTA – Il commissario cittadino dell’Udc di Molfetta, Robert Amato (foto) ha deciso di cacciare dal partito i consiglieri comunali Carmela Minuto e Francesco Mangiarano che, pur stando all’opposizione, hanno sostenuto e votato a favore della maggioranza di centrodestra del sindaco Antonio Azzollini.
Con una lettera inviata al coordinatore provinciale Filippo Barattolo, Amato comunica la sua decisione:
«Io sottoscritto Robert Amato, commissario cittadino UDC Molfetta, comunico, alla segreteria provinciale, nella persona del Coordinatore provinciale, dott. Filippo Barattolo, di aver deciso l’ espulsione dal partito, con effetto immediato, degli iscritti Sig.ra Anna Carmela Minuto e Sig. Francesco Mangiarano, entrambi attuali consiglieri comunali del comune di Molfetta, eletti nell’UDC nelle ultime amministrative del 2008, per le seguenti motivazioni:
La consigliere Anna Carmela Minuto eletta, nelle fila dell’UDC nelle ultime amministrative del 2008, consigliere comunale, ha dapprima partecipato alle elezioni provinciali del 2009, candidandosi con il partito La Puglia prima di tutto, ha poi appoggiato, alle regionali del 2010, il candidato molfettese della Pdl e successivamente, facendo dichiarazione d’indipendenza in consiglio comunale, ha costantemente votato favorevolmente i provvedimenti dell’amministrazione Azzollini, contravvenendo al ruolo che l’UDC Molfetta aveva in quell’assise, ovvero quello di opposizione.
Il consigliere Francesco Mangiarano, candidatosi nelle amministrative del 2008 nelle fila dell’UDC, risultando il primo dei non eletti nello stesso partito, ha dapprima sostenuto Anna Carmela Minuto alle provinciali del 2009 e successivamente il candidato della Pdl molfettese, nelle ultime elezioni regionali del 2010, sostituendo il consigliere comunale dell’UDC, più suffragato con ben 1020 preferenze, Pino Amato, ha, anch’egli, costantemente votato favorevolmente i provvedimenti dell’amministrazione Azzollini tradendo quel ruolo d’ opposizione che con coerenza il consigliere Amato stava svolgendo, e senza minimamente confrontarsi e rendere conto della sua attività politica con la segreteria cittadina del partito.
Prese in considerazione le azioni e le attività politiche dei suddetti personaggi, confrontandomi con il mio coordinamento, e attuati i dovuti canali di dialogo, peraltro infruttuosi, con costoro, non mi resta altra scelta che decretare l’espulsione degli stessi dal partito che mi onoro di rappresentare sul mio territorio».