MOLFETTA - È uno dei gioielli di Molfetta. Dopo un meticoloso restauro lungo quasi due anni, la Cappella Passari della chiesa di san Bernardino sarà riconsegnata alla comunità parrocchiale e alla città di Molfetta. Già Quindici nel numero di dicembre 2011 aveva offerto un’ampia panoramica su questo restauro di pregio, necessario per le precarie condizioni del muro di appoggio dell’altare e lo stato di conservazione dello stesso, annerito dal tempo e dalla polvere.
L’evento si articolerà in tre giornate (il programma sul sito del
Museo Diocesano di Molfetta), a partire da venerdì 4 maggio con la conferenza di presentazione dei lavori all’Auditorium A. Salvucci del Museo Diocesano (Entica della Chiesa) alle ore 19. Introdurranno don
Michele Amorosini, direttore del Museo Diocesano, il sindaco di Molfetta,
Antonio Azzollini, e il vescovo della diocesi Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, mons.
Luigi Martella. Gli interventi tecnici saranno affidati alla dott.ssa
Rosa Stella Lorusso, sostituto del funzionario delegato della Soprintendenza della Puglia, la dott.ssa
Nori Meo Evoli, restauratrice, e l’ing.
Angelo Petruzzella, strutturista. Concluderà il parroco di san Bernardino, don
Pasquale Rubini.
L’inaugurazione-benedizione della cappella si terrà sabato 5 maggio alle ore 20 nella chiesa di san Bernardino, dopo il concerto del coro giovanile della parrocchia «Harmonia Mundi». Infine, il pomeriggio di domenica 6 maggio (dalle 17 alle 19.15) sarà dedicato alle visite guidate (su prenotazione) curate dalla dott.ssa Maria Raffaella la Grasta dell’Università degli Studi di Bari.
È stato ultimato nei mesi passati anche il restauro conservativo delle lunette del chiostro della chiesa di san Bernardino che, come ha spiegato la dott.ssa Meo Evoli a Quindici nel dicembre 2011, presentava (Chiostro degil Osservati) no due diversi livelli di dipinti: i più antichi quattrocenteschi, mentre gli ultimi firmati dal pittore Michelangelo Capotorti e datati al 1765.
È in corso, invece, il restauro del coro ligneo ad opera della ditta Lorenzoni di Polignano, uno dei manufatti più preziosi all’interno della chiesa, uno dei più antichi di Puglia (secc. XV- XVI). Dopo lo smontaggio del coro (lato sinistro dell’altare) sono stati risanati il pavimento e i muri d’ambito.
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