MOLFETTA – Tempestiva operazione dei carabinieri di Molfetta contro la criminalità, che sta facendo crescere l’allarme sicurezza in città.
Ieri sera, a Molfetta, i Carabinieri della Compagnia di Molfetta, in collaborazione con un militare del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, libero dal servizio, hanno tratto in arresto Gianfranco Del Rosso, 23enne e Domenico De Feudis, 25enne, entrambi del luogo e già noti alle forze dell'ordine, per concorso in rapina aggravata, ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi alterate, oltre che, per uno di loro, De Feudis, è scattata anche la violazione alla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza cui era sottoposto con obbligo di soggiorno nel Comune di Canosa di Puglia.
I due si sono resi autori di due violente rapine in rapida successione. La prima ai danni della farmacia Clemente di via Marconi intorno alle ore 17,15; la seconda consumata dieci minuti dopo all’interno di un vicino supermercato sito in via Martiri della Resistenza.
I Carabinieri, che si trovavano nella zona proprio per espletare un mirato servizio di prevenzione e contrasto ai reati predatori, si sono accorti dei due all’uscita del secondo esercizio commerciale mentre salivano a bordo di una utilitaria con due vistosi copricapo ancora calzati. Ne è nato un inseguimento prima con le auto e poi a piedi, che si è concluso con la cattura dei malviventi e il recupero dell’intera refurtiva.
Nella circostanza infatti sono stati trovati e sequestrati (nella foto):
- l’autovettura utilizzata per perpetrare le rapine, risultata essere stata asportata poco prima nello stesso Comune;
- un paio di chiavi alterate;
- una riproduzione di pistola calibro 9, priva di tappo rosso;
- i due copricapo calzati nella circostanza dei colpi messi a segno;
- la somma contante pari a euro 1.528, ritenuta l’illecito provento dei delitti consumati;
- due cassetti di registratori di cassa, ove vengono riposte le banconote degli incassi, anch’essi asportati durante entrambe le rapine.
Gli arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica, sono stati rinchiusi nel carcere di Trani.