MOLFETTA - Non hanno fine gli episodi di microcriminalità a Molfetta. Cresce l’allarme sicurezza che Quindici lancia da qualche anno, senza che le autorità competenti sappiano (e vogliano) porre un argine forte e concreto.
Dopo lo
scippo dello scorso 8 dicembre su via Rosa Luxemburg, due uomini incappucciati hanno aggredito e rapinato in casa una anziana signora alla centralissima via Capitan de Gennaro (nella foto) alle 8 di questa mattina. I due rapinatori sono entrati con la forza nell’appartamento, aggredendo anche la badante, per poi fuggire con il bottino.
Indagini sono ancora in corso, ma colpevole è anche l’inerte amministrazione Azzollini che tarda a programmare ed avviare un’azione di monitoraggio dei fenomeni di microcriminalità per individuare una repentina soluzione. Non basta seguire la drammatica evoluzione della situazione «con crescente preoccupazione», nemmeno potenziare il sistema di videosorveglianza cittadino. Occorre convocare subito un vertice tra Comune e Forze dell’Ordine per studiare un programma efficace e concreto d’intervento immediato, come promesso dallo stesso sindaco senatore Antonio Azzollini, forse troppo impegnato in Parlamento nelle discussioni sulla manovra finanziaria e sull’incompatibilità tra le cariche di senatore e sindaco.
Molfetta non ha bisogno di un sindaco part-time o del week-end, il cui latitante controllo amministrativo ha indebolito civiltà e legalità, ma di un “buon padre di famiglia” che s’impegni costantemente e concretamente nella risoluzione delle quotidiane problematiche. Purtroppo, il doppio incarico di Azzollini ha questo risvolto negativo, l’abbandono della città e dei cittadini che lo hanno votato.
Quindici, come fa da anni, continuerà a lanciare l’allarme sicurezza, condiviso e sostenuto dai lettori e dai cittadini, nella speranza che questo appello possa essere accolto, incrementando anche le forze dell’ordine, ormai chiaramente insufficienti a reggere la situazione tra incendi di auto, scippi e rapine ai commercianti e negli appartamenti.
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