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Molfetta pattumiera pessimo biglietto da visita per la città Inchiesta - Rifiuti ovunque, pulizia superficiale, spiagge piene di rifiuti e i cittadini protestano per il degrado ambientale
15 luglio 2007

Molfetta è una città sporca: questo è un dato di fatto incontestabile (come confermano anche le foto). I cittadini non ne possono più di questa situazione, che sta diventando intollerabile. L'Asm non riesce a svolgere puntualmente il proprio compito per problemi interni al personale. E la “monnezza” dilaga. C'è chi teme che la città finisca come Napoli. Il nostro lettore Michele Natalicchio nel blog di Quindici scrive: “Per motivi professionali ho abitato a Napoli dal 1988 al 1993, infatti avevo i miei uffici a Caserta ed i miei maggiori interessi lavorativi a Napoli. E' inutile dirvi che Napoli e dintorni hanno dei siti storici, architettonici e panoramici bellissimi, che vengono messi in discussione dal degrado ambientale in cui la zona versa. Immondizia che ormai lotta con la normale pavimentazione per il primato della visibilità, buche che occupano quasi l'intera pavimentazione stradale. Il degrado ambientale viene affiancato da un degrado cittadino causato da comportamenti non opportunamente repressi e mi riferisco a parcheggi in terza fila, a motorini e motori che circolano regolarmente sui marciapiedi che dovrebbero essere destinati ai pedoni, ad atteggiamenti di strafottenza ed alcune volte vessatori di alcuni cittadini nei confronti di altri, ad occupazione impropria di suolo pubblico, a concessioni di occupazione al limite del ridicolo, a numero di permessi di sosta per invalidi spropositati rispetto alla popolazione invalida, a palazzi iniziati a costruire ed abbandonati a loro destino, ad una occupazione selvaggia del cemento rispetto al territorio ecc. Ebbene negli ultimi tempi sto sempre più notando che la mia amatissima città, fino a qualche anno fa portata ad esempio da tutti gli abitanti delle città limitrofe, come sito dove regnava la civiltà, la pulizia, l'educazione, la cultura ecc. si sta avvicinando sempre più ad un processo di napolizzazione totale. E' come a Napoli sto notando che nel molfettese al suo abituale atteggiamento di indignazione verso i succitati fenomeni, si sta sostituendo un atteggiamento di rassegnazione se non di partecipazione alla napolizzazione della sua città. Della serie “chi ha avut……..scurdamoce o' passat simm Molfett paisà”. Ecco perché “Quindici” ha deciso di prendere posizione, con una campagna di stampa sollecitata dai cittadini, ai quali diamo voce perché il “Palazzo” intento a ricambi di incarichi e poltrone si ricordi del consenso ricevuto e risponda con precise assunzioni di responsabilità. Facciamo appello anche al sindaco Antonio Azzollini perché intervenga subito: è vero che non ci sono soldi, ma la pulizia è prioritaria rispetto anche a concerti e altre iniziative superflue. Riportiamo la lettera inviataci dalla signora Rossella Gadaleta, che conferma l'allarme lanciato dal nostro giornale sul degrado ambientale della città, per il quale il Movimento “Il liberatorio politico” di Matteo d'Ingeo continua a chiedere le dimissioni dell'assessore Mauro Magarelli e del presidente dell'Asm, Francesco Nappi.
Autore: V. R.
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