Molfetta, Museo Diocesano: la trama di un'opera d'arte. Novità culturali
MOLFETTA - Come per l’opera d’arte è indispensabile una buona struttura di sostegno e quindi una buona trama della tela per garantirle la conservazione nel tempo, così un Museo, anche quando apparentemente non si muove, pone in essere una serie di attività che ampliano il tessuto sociale ed organizzativo di supporto per garantire la sua sostenibilità.
Numerose le novità per il Museo Diocesano di Molfetta, giunto ormai oltre i 6.000 visitatori in poco più di un anno dalla riapertura: dalle donazioni ai restauri, passando per la creazione di una rete tra i Musei Ecclesiastici della Puglia.
Appena il 10 giugno, su organizzazione della Soc. Coop. FeArT, il Museo Diocesano è stato sede del primo incontro di coordinamento regionale dell’AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani), alla presenza del Presidente Nazionale, mons. Giancarlo Santi; del Vescovo Diocesano, mons. Luigi Martella; del delegato regionale CEI per i Beni Culturali, don Gaetano Coviello; delle rappresentanze dei Musei Diocesani di Bisceglie, Andria, Ascoli Satriano, Cerignola, Lucera, San Severo, Bari, Bitonto, Conversano, Monopoli, Taranto. La giornata di studio, tesa alla presentazione del programma nazionale dell’AMEI, ha visto impegnati i partecipanti nella creazione di una rete regionale dei musei ecclesiastici, che vantano una presenza straordinaria sul territorio italiano con oltre 1000 musei attivi e molti in fase di allestimento o realizzazione. Durante la giornata ogni realtà museale ha presentato la propria attività con particolare accenno alla gestione ed alle prospettive di sviluppo, scambiando materiale informativo e confrontandosi su possibili iniziative di ampio respiro, quali mostre e convenzioni interdiocesane. La fase di coordinamento iniziale di questo percorso è stata affidata a don Michele Amorosini, direttore del Museo Diocesano e Responsabile del’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali e l’Arte Sacra. Ma le novità non finiscono qui.
Recentemente è stata acquisita dal museo una significativa collezione di opere a soggetto religioso provenienti dalla donazione testamentaria del dott. Giorgio Azzolini. Le tele, nove in tutto, sono il risultato di una passione personale dello scomparso e poliedrico medico, ricordato anche per l’attività di attore con lo pseudonimo di Giorgio Aldini. Classificate, per lo più, come di scuola napoletana con cenni a significative botteghe come quella del Finoglio (artista attivo a Conversano nel XVII sec.), alcune riconducibili alla produzione artistica romana ed emiliana, saranno esposte nella sezione del XVII-XVIII sec. del Museo a partire dal 25 giugno sino alla fine di luglio, per esser poi studiate, restaurate, catalogate. Sempre nello stesso periodo saranno inoltre visibili l’icona raffigurante la Madonna dei Martiri con San Corrado e anime purganti, originariamente collocata nell’edicola votiva di via Ten. Fiorino, restaurata nel settembre 2010, dono del canonico primicerio don Corrado de Gioia e la tela raffigurante Mosè alle querce di Mamre, restaurata grazie ai finanziamenti CEI e ricondotta alla bottega di Nicola Porta, prodigioso allievo di Corrado Giaquinto.
Il mese di Luglio si apre con queste importanti novità e con un evento di studio ed approfondimento dell’opera di maggior pregio custodita nella struttura museale: la Pietà di Bernardo Cavallino, anticamente nella Chiesa di Santa Maria Consolatrice degli Afflitti. La tela, per il suo assoluto valore è stata negli ultimi anni fortunatamente ospitata da numerose mostre di carattere nazionale ed internazionale, non ultimo la mostra “Echi caravaggeschi”, che ha avuto luogo prima a Lecce presso la Chiesa di San Francesco della Scarpa dal 6 dicembre al 27 febbraio ed in secondo allestimento presso al Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna”, dal 13 marzo al 15 maggio 2011. La presentazione sarà presenziata dalla Direttrice della Galleria Nazionale della Puglia, la dott.ssa Nuccia Barbone Pugliese.
Un museo sempre più in crescita, patrimonio sempre più condiviso e fruibile a vantaggio del territorio.