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Molfetta, manifestazione in memoria delle vittime delle foibe
11 febbraio 2011

MOLFETTA - Come è noto la legge n. 92 del 30 marzo 2004 ha istituito la Giornata Nazionale del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.
La “Giovane Italia Molfetta” in collaborazione con l’Associazione “Eredi della Storia” e con il "Comitato 10 Febbraio", realtà nazionale nata per creare una sinergia tra tutti coloro i quali intendano celebrare la giornata del ricordo, organizza a Molfetta domenica 13 febbraio 2011 una manifestazione  in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata in Piazza Mazzini a partire dalle ore 11:00, in cui vi sarà una mostra fotografica e una diffusione di materiale informativo di una verità per troppo tempo taciuta e troppo spesso negata.
Si invita tutti a partecipare alla manifestazione restituendo così dignità alla memoria delle migliaia di italiani trucidati barbaramente sul confine orientale e dei 350.000 connazionali costretti all'esilio dalle terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla repressione dei partigiani del Maresciallo Tito e alla sistematica pulizia etnica attuata nei confronti dei cittadini italiani.

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Non “revisione” ma STORIA. Storia dell'uomo, storie di vita, storia del “mondo”. Sui giornali d'Europa, in questi anni, continua l'orgia delle commemorazioni: prima e seconda guerra mondiale, guerra fredda, ecc., ecc.. I teatri offrono al nostro commosso ricordo i diari di Auschwitz, le pagine della resistenza, i complotto dei congiurati. - Anno 1966, la giovane nazione del Madagascar ha celebrato, in silenzio e dignità la sua prima commemorazione: il primo ventennio della grande insurrezione del 1947. Contro i 150 bianchi trucidati dagli insorti i parà della Legione straniera massacrarono 80.000 malgasci, fatti precipitare nelle Fosse Ardeatine del Madagascar, bruciando villaggi con i lanciafiamme, usando la tortura, procedendo a esecuzioni in massa. “L'effetto è stato salutare” commentò il Ministro della Francia d'oltremare Paul Coste-Floret a chi gli chiese se non si fosse esagerato. (A Norimberga furono condannati dei criminali che avevano ordinato: per ogni tedesco ucciso, dieci civili pagheranno con la vita. E questo signore (si fa per dire) che collaborò a condannarli, ritenne giusto aver fatto pagare ogni francese ucciso con cinquecento vite di malgasci). E la stampa europea ignorò ipocritamente il tragico massacro. Il presidente Tsinarama, un vecchio ex guardiano di buoi, ha pregato i residenti francesi ed europei di non uscire per le strade il 29 marzo del 1966. Ma non ce n'era bisogno. La popolazione dell'isola dagli altipiani rossi è scesa nelle strade, ha infiorato gli edifici pubblici, ha portato i colori della bandiera sui grandi sepolcri. Il presidente è andato in riva al lago di Anosy ed ha deposto una corona di fiori sul monumento agli eroi dell'indipendenza. Nient'altro. Così è stata rievocata la pagina più tragica della storia malgascia, la più nera forse del colonialismo francese. –
GUERRA: la parola stessa associata all'immagine che ne evoca, dice quanto l'uomo - l'essere "plasmato" direttamente da Dio - possa diventare crudele e spietato verso il proprio prossimo e non solo, tante volte anche per motivazioni futili. Più l'Umanità evolve, più diventa raffinata l'arte perversa della guerra. Nelle ultime guerre che ci hanno afflitto, dal XX secolo in poi, abbiamo assistito ed assistiamo a scenari sempre più turpi e sconvolgenti, ciascuno "vantando" le proprie ragioni e giustificando così le azioni più infami, inumane e feroci (alla faccia dell'essere ...simile al Dio che lo creò!).Il campionario a disposizione è vario e vasto; alcuni esempi - ovviamente non esaustivi: la guerra dei Boeri in Sud Africa, la prima Grande guerra, le guerre coloniali, la seconda Guerra mondiale, la guerra di Corea, il Viet Nam, le guerre fra Arabi ed Israeliani, le ferocissime guerre etniche in Africa centrale, le guerre del Golfo, l'Afghanistan, ecc. (di certo ne dimentico moltissime). Ebbene, osserviamo che l'Uomo (creato personalmente, si dice da Dio) è speciale nell'escogitare sempre mezzi più devastanti e, badate bene, se ne vanta pure, perché sostiene di essere dalla parte della ragione, il torto è degli altri (tanto è vero che alcuni eserciti hanno addirittura la gerarchia religiosa nei propri ranghi). L'atroce fine dei condannati a morire nelle Foibe, al pari dei deportati dai Nazisti, di quelli deportati da Stalin in Siberia e di tanti altri caduti, hanno diritto di essere RICORDATI, sempre nella speranza, forse vana, di servire da esempio a quel "magnifico" ...animale che è l'Uomo creato da Dio!.


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