Molfetta, "Le mani sulla città" a Molfetta, condanna anche dall'Ufficio diocesano, dopo l'arresto di Rocco Altomare e altri 8: siamo sgomenti
"Per l'abuso condotto ai danni del territorio cittadino, violentato senza remore e rispetto delle leggi, al fine di produrre interessi a beneficio esclusivo di uno spregiudicato comitato di avventori"
MOLFETTA - Anche l'Ufficio diocesano per la pastorale sociale di Molfetta (nella foto l'ingresso della Curia Vescovile) prende posizione dopo l'operazione "Le mani sulla città", che ha portato all'arresto in carcere del responsabile dell'Ufficio territorio ing. Rocco Altomare e ai domiciliari di altri 8 parenti e collaboratori dello stesso, prende posizione:
«Le notizie rimbalzate negli ultimi giorni, come cita un comunicato, sulla vicenda della speculazione edilizia a Molfetta hanno suscitato sgomento negli ambienti ecclesiastici locali, espresso nella nota dell'Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, diretto dal dott. Onofrio Losito. Il clamore per l´ulteriore vistosa operazione giudiziaria denominata "Le mani sulla citta" che ha portato all´arresto e posto sotto indagine importanti professionisti, dirigenti, imprenditori e operatori del settore urbanistico, nonché proprietari di terreni della città di Molfetta, lascia sgomenti anche per le numerose persone coinvolte nell´operazione.
Se confermata, la gravità dei reati contestati a quanti sono già agli arresti o indagati, ci rattrista e ci addolora tanto quanto il presunto e sistematico abuso condotto ai danni del territorio cittadino, violentato senza remore e rispetto delle leggi, al fine di produrre interessi a beneficio esclusivo di uno spregiudicato comitato di avventori. L´accertamento della verità, che auspichiamo rapido e rispettoso della tutela di ogni persona, non può esimerci dal richiamare i principi della Dottrina Sociale della Chiesa che, nell´indicare una corretta gestione del bene comune, non lo disgiunge dalla custodia e dalla salvaguardia del Creato quali criteri inscindibili ed inderogabili del rispetto della dignità dell´uomo; la gestione del bene comune si manifesta attraverso comportamenti eticamente e moralmente liberi da tentazioni di potere e di facili guadagni specialmente da quanti sono al servizio della città e dei cittadini che la abitano».