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Molfetta, l'Azione Cattolica diocesana invita a firmare la proposta di legge contro il gioco d'azzardo L'A.C.plaude all'approvazione in consiglio comunale della Carta di Pisa contro la corruzione e
07 marzo 2014

MOLFETTA - «L’Azione Cattolica Diocesana – dice un comunicato del coordinamento cittadino di Molfetta - apprende con soddisfazione l’avvenuta approvazione all’unanimità nell’ultima seduta del Consiglio Comunale del Comune di Molfetta di due punti all’ordine del giorno mediante i quali il Comune ha aderito al Codice Etico per gli Amministratori locali, noto come Carta di Pisa, strumento necessario per rafforzare la trasparenza e la legalità nella pubblica amministrazione, in particolare contro la corruzione e l’infiltrazione mafiosa, nonché al “Manifesto dei Sindaci contro il Gioco d’azzardo” promosso da LegaAutonomie, Scuola delle Buone Pratiche e Terre di mezzo, scelta da interpretare quale primo passo verso scelte amministrative mirate al controllo e alla regolamentazione del fenomeno del gioco d’azzardo nel territorio comunale.

Ci fa piacere sottolineare come entrambi i temi siano molto vicini agli interessi e alle campagne promosse negli ultimi tempi dall’Azione Cattolica cittadina nel suo percorso di sensibilizzazione e di educazione a nuovi stili di vita, buone prassi di sobrietà, progettazione dei consumi e degli investimenti economici.

Lo scorso 14 febbraio, infatti, l’AC ha formalmente avviato la campagna “La vita giocatevela bene!” per la sensibilizzazione dei cittadini verso il fenomeno del gioco d’azzardo e della possibile conseguente ludopatia presentando alle quattro amministrazioni comunali della diocesi un documento mediante il quale si chiede alle stesse specifici impegni in materia di controllo e di regolamentazione del tema.

Nell’ambito di tale campagna, pertanto, si intende concretamente promuovere la raccolta firme per la proposta di legge d’iniziativa popolare “Tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro-giochi d’azzardo”, che vuole prevedere livelli essenziali di assistenza, misure di tutela per i minorenni, regolamentare la comunicazione di tali tipologie di giochi, istituire un osservatorio nazionale per le dipendenze dal GAP – gioco d’azzardo patologico, limitare i luoghi di gioco e introdurre divieti e obblighi per i locali preposti, nonché contrastare l’azione della criminalità organizzata che cavalca l’onda di questo sconcertante piaga sociale.

Si comunica pertanto che è possibile sottoscrivere la proposta di legge presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Molfetta, sito in piazza Municipio (dal lunedì al venerdì ore 9-13; martedì e giovedì ore 15.30-17.30 – presentarsi muniti di documento di identità) oppure presso i banchetti che saranno allestiti nelle prossime settimane in tutte le parrocchie della nostra città.

Inoltre, chiediamo all’Amministrazione Comunale di mettere in atto quanto dal Manifesto stesso previsto in fatto di sensibilizzazione del territorio, di promozione di percorsi formativi, di studio e progettazione di procedure amministrative concrete per la regolamentazione e il controllo del fenomeno sul territorio, nonché per l’assistenza sanitaria per quanti sono affetti o a rischio di ludopatia, anche mediante la costituzione di una rete locale tra le autorità comunali, enti sanitari, forze dell’ordine ed Associazioni di categoria e di volontariato presenti sul territorio.

Il sempre più rapido e preoccupante fenomeno di aperture di sale da gioco e centri scommessa nella nostra città anche nelle immediate vicinanze di scuole e luoghi sensibili in genere sollecita la politica e l’amministrazione a porre la massima urgenza su questa tematica».

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Oggi come oggi, necessitiamo della "Carta di Pisa"! Questo vuol dire che è stato tutto un fallimento l'insegnamento dei nostri Padri savi e saggi. Per quale fatalità, forse vergognosa per noi popoli occidentali, dobbiamo andare fino all'estremità dell'Oriente per trovare un saggio semplice, lontano dal fasto e dall'impostura, che insegnava agli uomini a vivere felici seicento anni prima della nostra èra, in un tempo in cui tutto il Settentrione ignorava l'uso dell'alfabeto, e i Greci incominciavano appena a distinguersi nella sapienza? Questo saggio è Confucio il quale, pur essendo legislatore, non accondiscese mai a ingannare gli uomini. Quale più bella regola di condotta è stata data dopo di lui in tutta la terra? “Governate uno Stato come governereste una famiglia: non si può governare bene la propria famiglia dando noi stessi il buon esempio”. - “La virtù dev'essere comune al bracciante e al monarca”. “Affaticati nel prevenire i delitti, per diminuire la fatica a castigarli”. – “Fa' per gli altri quello che fai per te stesso”. – “Ama gli uomini in genere; ma prediligi i buoni. Dimentica le ingiurie, non dimenticare mai i benefici” . – “Ho visto uomini incapaci di coltivare la scienza, non ne ho mai visti di incapaci di seguire la virtù”. Bisogna ammettere che non c'è legislatore che abbia annunciate verità più utili al genere umano. Una quantità di filosofi greci insegnarono poi una morale altrettanto pura. Se essi si fossero limitati a costruire i loro sistemi di fisica, ricorderemmo oggi i loro nomi soltanto per sorriderne. Se li rispettiamo ancor oggi, è perché furono giusti, e insegnarono agli uomini la giustizia.
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