Molfetta, l'Associazione culturale “Linea 5” con lavoratori e studenti contro Governo e Confindustria
MOLFETTA - L'Associazione culturale “Linea 5 “ di Molfetta ha diffuso un comunicato stampa sullo sciopero generale.
«Il 12 dicembre 1969 - dice la nota - la destra fascista dà inizio alla “strategia della tensione” con la strage di Piazza Fontana a Milano: la prima di una serie di misfatti – altre stragi e tentativi di colpi di Stato – per colpire i lavoratori, disarticolare la sinistra politica e sindacale, modificare la Costituzione, ferire a morte la democrazia. Questo processo strategico, anche se con mezzi diversi, è ancora in corso nella politica della destra: dallo stragismo alla P2, ai giorni nostri questa politica si riduce alla tutela degli interessi dei più ricchi e a continue vessazioni, economiche e politiche, nei confronti del resto della società.
Il 12 dicembre 2008 i lavoratori (occupati, in cassa integrazione, disoccupati, precari) sono chiamati alla lotta per rivendicare da Confindustria e dal governo il cambiamento di indirizzo politico. “Linea 5”, associazione culturale che si ispira ai valori costituzionali, aderisce, coerentemente alla sua ispirazione avversa al neoliberismo, alle iniziative di lotta previste il 12 dicembre 2008, poiché, in opposizione alla politica della destra e del padronato, ritiene indispensabili: il sostegno alle rivendicazioni dei pensionati e dei lavoratori occupati, in cassa integrazione e mobilità, disoccupati e precari; la difesa della scuola pubblica, dell'Università, della ricerca e dell'arte; la tutela dell'ambiente, minacciato da ulteriori devastazioni, e quella dei beni comuni a rischio di ulteriori privatizzazioni; la tutela dell'incolumità sui posti di lavoro e la difesa del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati.
Solo un impegno unitario e concreto di lavoratori e studenti può costituire un serio ostacolo all'autoritarismo e allo smantellamento dello Stato sociale perseguito con tenacia dal padronato e dal governo. E nel segno di questo impegno è rivolto il lavoro di “Linea 5”».