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Molfetta. Incontro sulla Settimana sociale dei cattolici
17 maggio 2010

MOLFETTA - Pubblichiamo il comunicato stampa dell'ufficio diocesano di Molfetta.
"L'ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro promuove un incontro, mercoledì 19 maggio ore 18.30  presso l’Auditorium “Regina Pacis” (Viale XXV Aprile, Molfetta) alla presenza del Vescovo Mons. Luigi Martella, in vista della prossima settimana sociale dei cattolici. 
Aiutare la speranza.Per una rinnovata presenza dei cattolici nel paese a partire dal lavoro. Incontro con Edoardo Patriarca, segretario del Comitatos cientifico delle settimane sociali Cattolici nell’Italia di oggi.
Un’agenda di speranza per il futuro del paese. A questo tema che suona come una sfida per affrontare il difficile momento economico-sociale che attraversiamo, il Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali Italiane ha ritenuto opportuno dedicare la prossima 46ª Settimana Sociale che si terrà a Reggio Calabria dal 14 al 17 Ottobre del 2010.  
In preparazione all’evento, sono state sollecitate a cura dell’ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, tutte le comunità parrocchiali della nostra diocesi a confrontarsi sulle tracce diffuse dall’ufficio con l’obiettivo di creare una “piccola”agenda di problemi prioritari che potesse servire per elaborare e valutare programmi e azioni di impegno civile ed ecclesiale. 
E' giusto credere, infatti, che ogni cristiano sia chiamato a sperare anche in un momento nel quale sono seriamente minacciate le condizioni essenziali della vita, della famiglia,  insieme a quelle materiali e spirituali come: le condizioni in cui si esercita il lavoro, si cura la salute, si decide della guida delle pubbliche amministrazioni, si educa e ci si forma, si studia e si fa ricerca, si coltivano le relazioni familiari e di amicizia, si vive la ricerca e l’esperienza della fede, si accoglie e si è accolti, si riconoscono e si difendono i diritti.
E’ un dovere cristiano quello di partecipare a ogni vero processo di liberazione umana attraverso un discernimento che non sia opera di pochi, ma di tanti, come espressione dell’originale vitalità del nostro territorio.  
La nostra “piccola” agenda, frutto del contributo del confronto diocesano, sarà oggetto del dibattito all’incontro del  19 maggio ore 18.30  presso l’Auditorium “Regina Pacis” (Viale XXV Aprile, Molfetta) alla presenza del Vescovo Mons. Luigi Martella con il dott. Edoardo Patriarca, Segretario del Comitato Scientifico organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani che relazionerà sul tema: Aiutare la speranza. Per una rinnovata presenza dei cattolici nel paese a partire dal lavoro.  
L’invito è rivolto a quanti, a vario titolo, credono in un’occasione per essere protagonisti e contribuire con speranza al cambiamento del nostro futuro nel desiderio di mettere o rimettere in gioco energie sociali vecchie e nuove capaci di modificare gli attuali equilibri per generare più opportunità per tutti e per ciascuno". 

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"Molti saranno i chiamati, pochi gli eletti". Così disse Cristo, prevedendo l'attuale confusione e caos in cui siamo precipitati: un mondo rovesciato, capovolto. Come cristiano o presunto tale, vedo a mio modesto avviso, una totale discordanza e distacco dal mondo contemporaneo (non moderno), di tutte queste manifestazioni pretese alla ricerca di una collocazione cristiana "a ogni processo di liberazione umana attraverso un discernimento che non sia di pochi...." Qui intravedo le molte contradizioni e distacchi dai dolorosi e tragici avvenimenti sociali e umani che ogni cristiano dovrebbe opporsi da protagonista. Duecentomila in piazza S.Pietro per la "Giornata di solidarietà" al Santo Padre, "perchè il peccato è il vero problema del mondo, e sta coinvolgendo molti membri della Chiesa." La stessa solidarietà richiesta da Associazioni e Enti vari, per il suffragio del 5 e 8 per mille per le attività sociali, umane e di ricerche. Manifestazioni ecclesiastiche di affidi a Santi Patroni locali e non, inviti a preghiere alla ricerca di protezioni celeste. Poi le notizie che ci avvolgono giornalmente di un mondo all'opposto. La corruzione sempre più dilagante e prepotente, la vita umana calpestata e villipesa. L'economia mondiale nelle mani di speculatori sempre più avidi, sprezzanti alle devastanti situazioni provocate, alla distruzione di intere famiglie, agli abusi sessuali anche sui minori, sugli indifesi e sui più deboli. Due mondi sempre più separati e lontani. L'uno votato alla sottomissione dell'altro ai limiti della schiavitù. Chi darà solidarietà alle famiglie dei due soldati uccisi? Chi al marito e figli dell'infermiera "uccisa" a Napoli? Chi a quei poveri sventurati,senza lavoro e senza futuro che sull'orlo del precipizio della vita, e su quello della pazzia decidono di farla finita con tutti i propri cari? Ho l'impressione che ognuno "preghi il suo santo", a discapito di tutti gli altri.

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