MOLFETTA- È stata finalmente inaugurata ieri sera la nuova Chiesa sant'Achille. Il vescovo, mons. Luigi Martella (nella foto con la chiave che ha aperto la nuova chiesa), ha celebrato la funzione di inaugurazione e dedicazione del nuovo tempio, tanto atteso e necessario per soddisfare le esigenze degli abitanti del quartiere, ben 15mila. Centinaia i fedeli, presenti anche alcune autorità istituzionali, tra cui il sindaco Antonio Azzollini, il presidente del Consiglio Comunale Nicola Camporeale, alcuni componenti del consiglio e esponenti delel Forze dell'Ordine locali. Dopo la liturgia della parola, il vescovo ha deposto le reliquie dei santi Achille, Giovanni Bosco, Domenico Savio e Pio da Pietralcina nel sepolcro sotto l'altare, subito chiuso da due muratore.
A questo rito sono seguite l'unzione dell'altare e delle pareti della chiesa: Mons. Martella ha versato il sacro crisma al centro dell'altare, diventato simbolo di Cristo, e il parroco, don Raffaele Tatulli, ha invece unto e segnato le quattro croci ai lati dell’aula liturgica per ricordare che l'edificio è dedicato in modo esclusivo al culto cristiano. Successivo il rito dell’incensazione dell’altare e della chiesa: è stato posto un braciere al centro dell'altare, in cui è stato ardere l'incenso.
Anche i fedeli hanno avuto un ruolo importantissimo: alcune donne sono state incaricate di ricoprire l'altare con una tovaglia e di ornarlo a festa con fiori. Infine, il vescovo ha ceduto al parroco una candela con cui sono state accese tutte le altre, sia quelle dell'altare, sia quelle in corrispondenza delle quattro croci ai lati dell’aula liturgica (rito dell’illuminazione dell’altare e della chiesa).
«Non è un'opera qualsiasi, è una Chiesa, la casa di Dio», queste le parole del vescovo che ha ringraziato prima di tutto la comunità, che ha contribuito con enorme volontà, entusiasmo, dedizione e, soprattutto, con i propri risparmi alla costruzione della nuova chiesa. Per raggiungere l'obiettivo desiderato, però, stato necessario l'aiuto della Conferenza Episcopale Italiana, dell'Ufficio Diocesano, del parroco, dei progettisti, l’arch. Antonio Grasso e l’ing. Vincenzo Balducci (dirigente del settore Lavori Pubblici e ad interim del settore Territorio del Comune di Molfetta) e dell'impresa edile Marcotrigiano Giuseppe.
Anche il sindaco Antonio Azzollini ha sottolineato la grandiosità di questa opera che sicuramente non sarà dimenticata dai posteri. «È un evento storico per la Diocesi, per Molfetta e per l'intera comunità», le parole di un commosso don Raffaele, che ha concluso la cerimonia con le parole di don Tonino Bello, quando nel 1987 inaugurò la prima chiesa: «Questa è la chiesa di tutti, non chiede una tessera, una carta d'identità, accoglie tutti perché non ha pareti ma la vera chiesa va più in altro del soffitto».
Sul prossimo numero di Quindici, in edicola il 15 aprile, un ampio primo piano, corredato di foto, sulla cerimonia d’inaugurazione e dedicazione della nuova chiesa sant’Achille.
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