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Molfetta, il verde: bene comune. Proposta ai candidati sindaci
05 maggio 2013

MOLFETTA - Molto raramente, se non mai, abbiamo esercitato l’azione civile del “tiro della giacchetta” nei confronti di Politici, uomini delle Istituzioni, candidati a cariche varie; la perifrasi si riferisce alla tendenza a “suggerire/imporre”, tramite una persuasione più o meno occulta, determinate azioni ai personaggi citati.

A costo di sconfinare nell’incoerenza, lo facciamo ora che si sta combattendo la campagna elettorale: ci sembra di farlo per una nobile, anche se trascurata ragione.
 
In una rubrica televisiva si è parlato dello stato del “verde pubblico” nel nostro Paese in generale e nelle nostre Città, in particolare.
Sono in vigore molte norme che regolamentano la materia. La più recente è la Legge N° 10 del 14/01/2013. Questa legge, richiamandosi a precedenti strumenti legislativi – tuttora in vigore – “figli” del così detto Protocollo di KYOTO, istituisce la giornata degli alberi (il 21 Novembre di ogni anno) ne modifica migliorandoli, alcuni articoli, in particolare con riferimento alla precedente Legge 113 del gennaio 1992. Questa disposizione, fra le altre cose, regolamenta la politica riguardante il “verde pubblico” ed il verde in generale, imponendo ai Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti:
·       Di eseguire la piantumazione di un albero per ogni neonato venuto al mondo nel Comune ed iscritto nell’anagrafe comunale.
·       Dispone che ogni Amministrazione detenga un “registro” del verde e, a fine mandato, l’Amministrazione medesima, renda noto pubblicamente lo stato dell’arte relativo all’aderenza alla normativa.
 
Nella Campagna elettorale dei vari “aspiranti” alla carica di Sindaco di Molfetta, non abbiamo mai sentito, salvo errore, parlare di questo argomento: il verde, il suo mantenimento ed il suo incremento, sanciti dalla legge richiamata. Certamente l’argomento, al cospetto delle emergenze, ben più gravi che assillano la nostra Comunità, non sembra avere un rilievo di primo piano. Non sappiamo nemmeno se l’Amministrazione uscente ha ottemperato a quanto disposto dalla Legge 113 in materia di messa a dimora di nuove piante, per i nuovi Cittadini nati. Come pure non sappiamo se sono stati pubblicati i risultati citati nella legge invocata.
 
Sappiamo solo che questo argomento, certamente – lo ripetiamo – non paragonabile con le emergenze di cui siamo vittime, non è stato nemmeno sfiorato in nessuno dei Programmi messi a punto dai diversi Candidati: forse a pochi interessa.
 
Sappiamo anche che, nel Novembre dello scorso anno, in curiosa coincidenza con la “festa degli alberi” precedentemente citata quale parte integrante di uno strumento di legge in vigore, nella zona a ovest, compresa fra il Cimitero e l’Impianto di depurazione delle acque reflue (vogliamo ricordarlo anche qui, fermo da anni), è stata compiuta una strage devastante di alberi di ulivo (foto), alcuni secolari; i monconi orribili da vedersi, a centinaia, sono ancora lì a testimoniare la scellerataggine dell’uomo che, per fare qualcosa che ancora non fa, uccide tante piante ree solo di essere piantate là, dove probabilmente si effettueranno dei lavori!
 
Ebbene, adesso proviamo a “tirare per la giacchetta” i Candidati a Sindaco. “Egregi signori, stravolgerebbe così tanto lo stato del vostro Programma elettorale inserire un richiamo a questo argomento?” D’altra parte, questo …suggerimento viene mosso anche in virtù di una Legge  dello Stato che, forse sbagliamo, ma non ci sembra sia stata ancora onorata.
 
Le nostre scuse anticipate, se in qualche sia Programma elettorale, l’argomento fosse presente: ci piacerebbe averne una conferma.   
 
© Riproduzione riservata 
Autore: Tommaso Gaudio
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Gent.mo sig. Gaudio Condivido la necessita' che il "futuro Sindaco" , chiunque esso sia, lavori per una citta' piu verde e piu' vivibile. Ricordo che il senatore Azzollini, mentre da governo Monti veniva varata una Legge che fermava il cojsumo di suolo, qui a Molfetta varava il piano dell'Agro, teso a fare l'opposto. Quest 'ultimo eposodio, iniseme alla convinta Opera di cancellazione delle Lame dall'agro di Molfetta, ha convinto me ed altri amici ambientalisti a scendere in campo contro chi ha sgovernato il nostro territorio ed ha relegato i tami del verde, del mare, delle campagne a occasioni di profitto ed affari per pochi e non per l'intera citta'. Da piu parti della citta' i molfettesi lamentano dei giardini pubblici al degrado o chiusi e questo lo hanno fatto negli anni in cui un candidato a sindaco era presidente del consiglio comunale: le tante petizioni e le tante migliaia di cittadini che hanno lamentato queste situazioni non sono state minimamente ascoltati. Questo signore nn potra' essere io Sindaco di questa citta perche non ne ha mai ascoltato i suoi cittadini. E questa e' la citta in cui si candidano persone che, da Assessori, sono stati oggetto di indagini su abusi edilizi proprio in prossimita' delle Lame; ora, questi signori, hanno un " cuore verde" impegnandosi a tutelare le Lame. Una bella faccia tosta. Io penso, ed in questo anche il mio candidato a sindaco, che il verde dovra' essere co-gestito da Comune e cittadini, sia associazioni, comitati di quartiere che privati, perche cosi il verde diventa un patrimonio comune da tutelare. E' una prassi consolidata a Bari, Ruvo, etc. ormai da anni. Insomma, piu verde in citta' migliora la qualita' della vita, la abbellisce e genera lavoro anche per chi se ne occupera'. Inoltre i giardini, con la loro gtande variabilita' di specie arboree ed arbustive, costituiscono un grande e dffuso giardino botanico di forte valore didattico per i bambini e le loro famiglie. E' venuto il momento di scegliere: piu gazebo di frutta per strada o piu' giardini pubblici. Io ed il mio candidato Sindaco siamo per la seconda ipotesi.

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