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Molfetta, il Sindacato gente di mare continua la sua battaglia per rivendicare i diritti di tutti i marittimi
01 marzo 2011

MOLFETTA - Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Sindacato Gente di Mare.

"I sindacati  del  trasporto  marittimo  CGIL-CISL-UIL soddisfatti per la ritrovata unità, proclamano  ancora una volta lo sciopero  per " una marcia degna di questo nome ………..che riscatti la dignità dei lavoratori del mare,     una marcia per il lavoro ed i diritti, e…salvaguardare  il posto di lavoro eliminando questa inutile guerra fra poveri, turno generale, fuori convenzione,  TP, etc,…..é tempo di pensare in altro modo e di prepararsi per essere un sol fronte al nuovo che verrà….".-
Al di là della buona volontà dei singoli, pensiamo che i sindacalisti del settore abbiano  la memoria corta: la CRL, il contratto a t.i., quello a tempo, a viaggio, li  hanno dimenticati o non leggono da tempo un contratto collettivo?
E poi, la guerra fra poveri è il  peggio:  chi tutela oggi  i  circa 50.000  marittimi dell' armamento privato, che stanno da tempo in una grave e ignorata crisi dovuta alla   applicazione selvaggia del  registro-bis?  Perché nessuno chiede anche a loro di  scioperare?
Chi ha voluto allargare le già  dilatate maglie  degli accordi sindacali previsti dalla legge 30/98 e successive  modificazioni? Chi andrà ad occupare i 90.000 nuovi posti che   -si  dice-   fra breve  si avranno sulle navi?
Saranno ancora i filippini,  come è avvenuto dopo che  lo scorso 05/07/10 a Palermo il sig. Agostino Falanga della UIL ha fatto ratificare  in sua  presenza una mole di licenziamenti di marittimi siciliani da parte della MOTIA-MINOS,  gettando nelle lacrime e nella disperazione le loro famiglie:   sanno i sindacati che oggi le navi di quella società navigano a pieno ritmo con marittimi non comunitari? E sanno che  lo scorso 05/01 la sede della UIL di Palermo è stata distrutta da un incendio?
La guerra fra poveri  si   può evitare,  e basta volerlo,  attuando una seria e giusta turnazione fra italiani ed extracomunitari: o dobbiamo prepararci al "NUOVO che verrà" facendo imbarcare anche sulla navi della ex Tirrenia marittimi non comunitari? 
PERCIO'  RIVENDICHIAMO
1. disdetta degli  accordi sindacali per il  registro-bis
2. lavoro & sicurezza per tutti i marittimi italiani
3. fondo nazionale immediato  per  i  disoccupati
4. corsi professionali a carico delle  REGIONI
5. controlli puntuali per tabelle e sicurezza
6. tutela  dei diritti  e  giusto  processo  
7. la nostra partecipazione al GRUPPO DI LAVORO presso il Comando Generale delle Capitanerie di Porto"

 

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