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Molfetta, il Collettivo “Studenti molfettesi in lotta” per un più equo diritto allo studio
20 dicembre 2011

MOLFETTA - Un grido quello lanciato al Corso Umberto, altezza Liceo CLassico. Un urlo che parlava di speranza, di ingiustizia e di soppressione di una voce che i politicanti non ascoltano. Nella sera di mercoledì scorso il Corso è stato animato dalla manifestazione «Student* in fest», organizzata del Collettivo “Studenti molfettesi in lotta con una doppia esibizione autofinanziata di due gruppi emergenti della frizzante cultura molfettese, i Ginko Dawn Shock e i Breaks B.
Venerdì mattina il corteo, che da piazza Aldo Moro ha raggiunto Palazzo di Città (via Tattoli), passando proprio per il Corso Umberto, via Baccarini, via Tenente Fiorino fino a Piazza Garibaldi. Universitari e liceali hanno espresso il loro dissenso per le politiche economiche varate in Italia, rivendicando un più equo diritto allo studio anche dall’amministrazione comunale.
Un futuro da marionette quello che si presenta a tutti i cittadini che da ormai tre anni protestano contro i continui tagli all'istruzione pubblica, rimanendo comunque nel silenzio. A Molfetta la lotta studentesca è ancora viva e accanto alla parola “futuro” si pretende l'eliminazione delle parole “precariato”, “ingiustizia” e “privilegi”.
I punti chiave della manifestazione sono stati l'insufficienza dei fondi destinati alle borse di studio, l'eliminazione delle tasse scolastiche, l'aumento dei mezzi di trasporto scolastici, l'aumento dei fondi per la ristrutturazione dei nostri fatiscenti istituti, dove mancano persino le porte nei bagni e buchi e calcinacci decorano le pareti, la possibilità di usufruire in orario extra-curriculare degli spazi scolastici. Senza dimenticare l'eliminazione dell'assegnazione a scuole private di soldi pubblici, la soppressione dei fondi destinati alle missioni militari, gli eccessivi privilegi e guadagni della casta politica, il finanziamento di opere inutili l'annosa questione del lavoro precario, il rispetto del risultato dell'ultimo referendum per la gestione pubblica e partecipata dei servizi e dell'Acqua Pubblica.
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Saverio Tavella
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