Molfetta, ieri sera tre garage, con 4 auto rubate, scovati in via del Gesù dai carabinieri
Le accuse per i due malviventi arrestati sono di ricettazione, interruzione di comunicazioni telematiche e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli
MOLFETTA - Avevano preso in locazione 3 garage dove avevano depositato 4 potenti auto di provenienza illecita, allestite ad hoc per il compimento di reati quali furti e rapine. Si tratta del 35enne molfettese Francesco Grosso e del 32enne barese Vincenzo Barbieri, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, arrestati a Molfetta dai Carabinieri della locale Compagnia con le accuse di ricettazione, interruzione di comunicazioni telematiche e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli. Il tutto si è concretizzato ieri sera a Molfetta, nel piano interrato di un condominio di via Del Gesù, quando i militari, al culmine di un’attività d’indagine, hanno deciso di fare irruzione in 3 box nella disponibilità del 35enne.
Dopo essersi piazzati in zona, infatti, hanno notato sopraggiungere il 32enne, bloccandolo proprio mentre stava alzando la saracinesca di uno dei tre locali. All’interno degli stessi gli operanti hanno rinvenuto quattro potenti auto di grossa cilindrata: due “Audi” RS6 Station Wagon, risultate oggetto di furto avvenuto rispettivamente a Bisceglie, nel mese di gennaio, e a San Martino Valle Caudina (AV) a febbraio; una “BMW” serie 1 provento di rapina avvenuta a Gallipoli (LE) a luglio e un’autovettura “Audi” RS4 Station Wagon, rubata nel maggio del 2007 in una concessionaria di Bari.
Tutti i mezzi presentavano sui sedili posteriori grosse lastre di ferro (utili ad evitare ai malviventi di essere attinti da colpi di arma da fuoco durante la fuga) oltre a dispositivi elettronici inibitori di segnali radio, reti GSM, GPS, WI-FI e UMTS, set di chiavi e cacciaviti, tronchesi e fiamma ossidrica. I successivi accertamenti hanno permesso di appurare che i garage erano stati presi in locazione proprio dal 35enne, residente in uno stabile a pochi metri dagli stessi, dove i carabinieri hanno trovato 2 telecomandi di apertura dei box oltre ad alcuni capi di abbigliamento di dubbia provenienza, sottoposti a sequestro.
Tratti in arresto, in esecuzione di un provvedimento di fermo di PG (polizia giudiziaria), i due sono stati associati presso la casa circondariale di Trani. Sono in corso accertamenti finalizzati ad appurare in quali episodi delittuosi siano stati utilizzati i mezzi rinvenuti.