Molfetta, i consiglieri di opposizione propongono regolamento sulle riprese televisive in aula
MOLFETTA - Con un atto collettivo, sfociato in una richiesta di convocazione del consiglio comunale inoltrata al presidente Nicola Camporeale, i consiglieri di minoranza propongono un regolamento per le riprese televisive in aula consiliare, dopo l'impasse delle scorse sedute della massima assise, in seguito al veto da parte di Camporeale di far riprese imposto ai colleghi che le avevano effettuate fino ad allora "per scadenza del periodo di sperimentazione". Questo il testo della missiva dei consiglieri di opposizione:
"I sottoscritti, nella qualità di consiglieri comunali, premesso
- che nel mese di marzo 2007 la Commissione Affari Istituzionali deliberava circa l'opportunità di autorizzare la ripresa dei lavori del Consiglio Comunale ai fini della loro trasmissione via web e disponendo l'avvio di una fase di carattere sperimentale con la testata giornalistica “Il fatto”, avendo apprezzato l'interesse della comunità alla massima pubblicizzazione dei lavori consiliari;
- che dopo circa un anno dall'inizio delle riprese e della trasmissione dei lavori consiliari via web la S.V.Ill.ma, con nota dell'8.1.2009 prot. n. 1075, comunicava al Direttore responsabile di “Il fatto” che la fase sperimentale poteva ritenersi conclusa “peraltro con esiti più che soddisfacenti”, rilevando la necessità di assicurare pari opportunità a quanti fossero interessati alla diffusione del servizio e di osservare le norme vigenti in tema di affidamento di servizi aventi finalità pubbliche;
- che con la nota succitata la S.V. Ill.ma, pur non avendo condiviso tale determinazione con la Commissione Affari Istituzionali, disponeva la sospensione del servizio nelle more dell'espletamento delle procedure di affidamento con evidenza pubblica;
- che la sottoscrizione della trasmissione via web dei lavori consiliari per circa un anno dalla testata giornalistica “Il fatto” ha sicuramente ingenerato nella comunità molfettese l'aspettativa di poter continuare a godere di un servizio di sicura e riconosciuta utilità;
- che la pubblicità degli atti e delle sedute consiliari è espressamente garantita dal testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (artt. 10 e 38 d.lgs n. 267/2000), il quale demanda al regolamento comunale l'introduzione di eventuali limiti;
- che così come ritenuto dal Garante per la Protezione dei dati personali in data 11.3.2002, il regolamento comunale può costituire la sede idonea a disciplinare modalità e limiti di pubblicità delle sedute, comprese le eventuali riprese televisive;
- che il regolamento interno del Consiglio comunale sancisce all'art. 5 la pubblicità delle sedute consiliari tranne le ipotesi eccezionali espressamente previste;
- che appare opportuno provvedere con urgenza all'adozione di un regolamento comunale che disciplini modalità e regole per effettuare le riprese televisive al fine della loro trasmissione televisiva e/o via web, onde assicurare la più larga diffusione dei lavori del Consiglio Comunale nel rispetto di tutti gli interessi coinvolti;
- che anzi appare opportuno autorizzare la testata giornalistica “Il fatto” ad effettuare in via provvisoria le riprese televisive di tutti i consigli comunali che si terranno sino all'approvazione dell'apposito regolamento comunale ed all'adozione delle definitive determinazioni del consiglio comunale;
tanto premesso, i sottoscritti, chiedono che, ai sensi dell'art. 8 del Regolamento del Consiglio Comunale, la S.V. Ill.ma Voglia convocare il Consiglio Comunale sul seguente Ordine del giorno:
1. adozione regolamento comunale per le riprese televisive delle sedute consiliari ai fini della loro diffusione televisiva e/o via web;
I sottoscritti, nella qualità sopra specificata, chiedono inoltre che vengano autorizzate le riprese televisive dei lavori consiliari riguardanti specificamente la discussione del regolamento di cui al succitato ordine del giorno e comunque che vengano autorizzate in via provvisoria le riprese di tutti i consigli comunali sino alle determinazioni definitive del Consiglio Comunale e all'effettiva entrata in vigore del regime prescelto".
Ed ecco la proposta del regolamento per le riprese, così come è stata inviata al presidente Camporeale:
REGOLAMENTO PER LE RIPRESE TELEVISIVE NELLE SEDUTE PUBBLICHE DEL CONSIGLIO COMUNALE E DELLE COMMISSIONI CONSILIARI
Art. 1
(Finalità)
Il presente Regolamento disciplina il servizio di ripresa e trasmissione televisiva e/o di trasmissione via web delle sedute di Consiglio Comunale che saranno effettuate a titolo gratuito da soggetto (emittente televisiva o testata giornalistica per le trasmissioni via web) che abbia fatto richiesta al Presidente del Consiglio e sia stata previamente autorizzata.
Ove vengano inoltrate richieste di autorizzazione in numero tale da impedire il regolare svolgimento dei lavori, la Commissione Affari Istituzionali potrà disporre l'assegnazione a titolo oneroso del servizio di ripresa e trasmissione televisiva e/o via web delle sedute di Consiglio Comunale con le procedure di evidenza pubblica.
Art. 2
(Regolamento delle riprese)
Nel caso in cui dovesse essere avanzata richiesta da parte di più di due operatori, il Presidente del Consiglio, previa consultazione della Commissione affari istituzionali, fornirà istruzioni perchè le riprese vengano effettuate nel modo migliore tale da assicurare il più corretto e ordinato svolgimento dei lavori.
Art. 3
(Funzioni)
Il Comune di Molfetta, in attuazione dell'art. 5 del Regolamento interno del Consiglio Comunale, attribuisce alla diffusione televisiva o via web delle sedute pubbliche del Consiglio Comunale, la funzione utile di favorire la partecipazione dei cittadini all'attività politico/amministrativa dell'Ente.
In considerazione del pubblico interesse alla massima pubblicizzazione dei lavori del Consiglio comunale, è consentito l'allacciamento della strumentazione di ripresa alla rete elettrica comunale agli operatori autorizzati all'effettuazione delle riprese televisive solo per il tempo strettamente necessario alle riprese stesse.
Art. 4
(Informazione sull'esistenza di telecamere)
Il Presidente autorizza le riprese e trasmissioni radiotelevisive o via web fornendo preventiva informazione a tutti i partecipanti alla seduta consiliare.
Art. 5
(Tutela dei dati sensibili)
E' fatto esplicito divieto nelle sedute di fare interventi sullo stato di salute e su altri dati personali definiti sensibili ai sensi del D.Lgs n. 196/2003.
Durante le riprese i consiglieri avranno cura di non fare riferimento a condizioni di salute ovvero ad altri dati sensibili riguardanti qualsiasi persona, salvo che non lo ritengano indispensabile per l'espletamento del proprio mandato. In tal caso, sono tenuti a preavvisare il Presidente, che provvederà a rendere segreta la seduta.
Non è consentito effettuare riprese dei lavori del Consiglio comunale quando i lavori si svolgono nel corso di sedute segrete, così come disposto dall'art. 5 del regolamento interno del Consiglio comunale.
Art. 6
(Limitazioni personali)
Le riprese, che potranno essere diffuse sul web, dovranno essere tali da non rendere chiaramente distinguibile alcuna persona del pubblico senza l'autorizzazione della stessa.
Art. 7
(Autorizzazione per l'accesso della strumentazione)
L'ammissione nell'aula consigliare di telecamere e di altri strumenti di videoripresa, l'utilizzo di servizi comunali ed il collegamento delle attrezzature, devono essere autorizzati dal Presidente del Consiglio.
Art. 8
(Limite di trasmissione)
E' vietata la messa in onda di parti o “spezzoni” delle riprese effettuate, eccezion fatta per le trasmissioni che garantiscono il diritto all'informazione (es. telegiornali)
Art. 9
(Limitazione diritto di cronaca)
Non è consentito ai giornalisti di esprimere opinioni o commenti durante le riprese, né di trasmetterli dopo averli registrati.
Art. 10
(Interviste)
Gli Amministratori ed i Consiglieri comunali potranno concedere interviste, al fine di evitare ogni intralcio ai lavori del Consiglio durante lo svolgimento delle sedute, esclusivamente all'esterno della sala consiliare.
Art. 11
(Applicazione)
La presente disciplina avrà efficacia dall'intervenuta esecutività della relativa deliberazione consiliare di approvazione.