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Molfetta, gli studenti scioperano contro la riforma Fioroni
11 gennaio 2008

MOLFETTA - Questa mattina in quasi tutte le scuole superiori di Molfetta gli studenti hanno manifestato la propria disapprovazione nei confronti della riforma Fioroni, scioperando e dichiarando la propria contrarietà rispetto alle nuove normative riguardo l'accesso all'Università. Dal prossimo anno infatti i voti conseguiti nel triennio della scuola superiore e il voto finale della maturità influiranno per un numero di punti pari a 25 sull'ammissione alle facoltà a numero chiuso. Il ministro ha dichiarato che con questo provvedimento “ora pagherà il merito, non le furbizie, e chi studia e sgobba non resterà più fuori gioco per l'accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso". Dunque è stato proprio il fenomeno relativo alle raccomandazioni, che di recente ha suscitato molte polemiche soprattutto in merito all'ammissione alla facoltà di medicina all'Università di Bari, che ha spinto il ministro a questo passo. Gli studenti hanno però sostenuto che in numerosi casi lo studio svolto durante le scuole superiori non ha favorito studenti che poi, intraprendendo un tipo di studio consono alle proprie attitudini e propensioni, si sono laureati a pieni voti. Questo provvedimento porrebbe di certo un limite a studenti che pur non essendo riusciti ad affermarsi positivamente durante la scuola superiore, potrebbero in determinati campi di studio esprimere a pieno le proprie doti. Inoltre il fenomeno della raccomandazione è dilagante ad ogni livello di studio, quindi bisognerebbe considerarlo anche a proposito del voto conseguito durante gli studi superiori. Anche in questo caso un voto falsato influirebbe sul proseguimento degli studi. Tale provvedimento sembra allora coprire molti dei difetti dell'insegnamento italiano che andrebbero invece estirpati dalla radice, sembra costituire una decorosa cornice ad uno scenario che resta mortificante. Un sistema che senz'altro favorirebbe la meritocrazia sarebbe invece quello, già adottato in altre scuole europee, di espellere gli studenti fuoricorso da diversi anni, che costituiscono una fetta ingente degli universitari italiani. Certamente questo sistema favorirebbe uno studio più assiduo anche da parte di quegli studenti cullati da un capitale ricco e ben più disponibile rispetto ad altri che sudano per completare un corso di studi che si rivela alquanto “costoso”. Non placherebbe completamente il fenomeno delle raccomandazioni per il quale servirebbero controlli frequenti e radicali, ma costituirebbe un passo verso una cultura libera ma a prezzo di un impegno assiduo e costante.
Autore: Giacomo Pisani
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allora...vorrei rispondere ad un paio di personaggi distintisi in questa pagina...allora il primo sei tu nikita il rosso che dici di approvare la riforma: in primis, credo che la riforma fioroni sia da bocciare perchè il ministro non può avvisarmi a fine triennio (sono un diplomando) che le medie ottenute 2 anni fa saranno di una certa influenza, se pur bassa, sul test d'ingresso alle facoltà a numero chiuso; ergo sostengo che la riforma, se dovesse essere approvata, dovrebbe entrare in vigore almeno per il triennio venturo. in secundis, fioroni ha detto che vuole riformare la pubblica istruzione anche per combattere la raccomandazione. ma avete idea delle conseguenze di questa riforma? i raccomandati si moltiplicheranno fra le fila dei licei;...“ora pagherà il merito, non le furbizie, e chi studia e sgobba non resterà più fuori gioco per l'accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso"...io credo sia più giusto dire "ora pagherà il portafoglio,...". poi voglio dire a chi insinua che si sciopera solo per non andare a scuola, che ha pienamente ragione. chi dice che quello sciopero non è servito a nulla, ha la mia piena approvazione: è stata una sterile protesta fine a se stessa, ma credo che si dovrebbe agire solo in funzione di ciò che si potrebbe raggiungere. credo sia stata un scelta saggia quella di non entrare venerdì, se davvero non si condivideva la riforma: wilde diceva: meglio fare e pentirsene, che non fare e pentirsene. comunque ritengo saggia al medesimo modo la scelta di scioperare di coloro che volevano semplicemente "passeggiare al corso"(come qualcuno diceva): machiavellicamente parlando il fine giustifica i mezzi, se il loro fine era, da epicurei, quello di stare bene, e se la felicità era raggiungibile con lo sciopero(ergo la passaggiata) chi ha il diritto di biasimarli? magari questi individue non sono consciamente nè machiavellici nè epicurei, lo sono magari inconsciamente. comunque sia nessuno può condannare la lora filosofia. siamo tutti filosofi... diceva gramsci...e nessuna filosofia è migliore di un'altra...questo lo dico io.

Sono d'accordo con chi dice che lo sciopero è solo un mezzo per saltare la scuola, dopotutto una protesta in una cittadina non può essere sentita a livello nazionale e soprattutto non arriva al ministro, e inoltre a molti studenti poco importa delle motivazioni dello sciopero, perchè, come si è detto, passeggiare al corso invece di stare a scuola è una bella cosa. Ma sono d'accordo anche con chi a queste cose ci crede, come il nostro Giacomo qui, che scrivendo un articolo sta cercando di far sentire la voce degli studenti molfettesi in un mondo, quello di internet, in cui la diffusione delle notizie è rapida e copre zone molto vaste. Inoltre, attraverso questi mezzi ritengo che si spinga molta gente a documentarsi, a chiedersi il perchè di ciò che fà, poichè gli studenti non sono certo dei pecoroni (lasciatemi passare il termine), o perlomeno non tutti. Per quanto riguarda il mio parere invece, beh sono contrario alla riforma. Come è stato già giustamente detto, il ministro dice che eliminerà le raccomandazioni.. io penso invece che l'aumento delle raccomandazioni nelle scuole superiori sarà esponenziale, per sopperire alla necessità degli studenti di voti più alti che permettano loro un accesso più semplice all'università. Inoltre ritengo, da diplomando, che non sia corretto avvisarmi nel compimento del mio percorso di studi, poiché magari avrei potuto pensare, l'anno scorso o due anni fa, di impegnarmi a conseguire una media che magari ora non possiedo (e non è il mio caso, quindi ho una visione abbastanza oggettiva della cosa), dopotutto tutti hanno il diritto di maturare e di mettere la testa a posto nel corso degli anni, la scuola serve anche a questo. Poi dico, a tutti coloro i quali sono favorevoli alla riforma, mettevi nei panni degli studenti prima di dire sciocchezze, sappiamo tutti che la meritocrazia c'è, ma sarebbe meglio che sparisse, lo studio non và fatto in funzione del voto ma per fini personali, approvando una riforma del genere non facciamo altro che stravolgere questi ideali.




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