Molfetta gioca senza Difensore.
Protesta Franco Altomare Franco Altomare, del Movimento Repubblicani Europei ha redatto una diffida indirizzata al sindaco sen. avv. Antonio Azzollini, oltre che al Presidente del Consiglio comunale Nicola Camporeale e, per conoscenza, ai Capi gruppo consigliari e al segretario generale Dr. Michele Camero, in seguito alla mancata applicazione del “Regolamento per l'esercizio delle Funzioni del Difensore civico”. L'esponente politico, candidatosi con il PD alle ultime elezioni, e arrivato sesto nella graduatoria interna del Partito, pone all'attenzione degli strumenti mediatici una grave mancanza ad opera della massima carica istituzionale della città. Il Difensore Civico, doveva essere nominato dal sindaco 60 giorni dopo l'entrata in vigore dello Statuto ma è assente da ormai 10 anni. Pare che anche il senatore non abbia alcuna intenzione di istituire questa figura di garanzia. Nella nostra città, quindi, manca la “terza parte”, la via di mezzo tra cittadini e Pubblica Amministrazione e che dovrebbe essere rivestita da un avvocato o da un giurista il cui compito è intervenire sotto indicazione di uno o più cittadini o di propria iniziativa. Il suo scopo, previsto per legge, è di “assicurare che il procedimento amministrativo abbia regolare corso e che gli atti siano tempestivamente emanati” (comma 1 art.72 della delibera n°110 del 12 luglio 1997 ad opera del Consiglio Comunale di Molfetta). A prescindere dalla dubbia obiettività della scelta e della reale possibilità che sia eletto chi non sia molto vicino al sindaco, dato che il difensore è nominato dal Primo cittadino, uno statuto scritto e approvato andrebbe rispettato. Due anni dopo, nel 1998, il Consiglio Comunale approvò quella delibera dal titolo “Regolamento per l'esercizio delle Funzioni del Difensore Civico”. Il soggetto, se solo esistesse, godrebbe di ampia indipendenza e assoluta estraneità alla gerarchia comunale, essendo indipendente da ogni organo del Comune. Il Difensore Civico che è il ponte tra cittadini e politici può intervenire non solo contro azioni del Comune ma anche verso Aziende o Enti subordinati. Il Testo Unico 267/00, del Parlamento, che riguarda le amministrazioni locali, provinciali e cittadine, fa ulteriore chiarezza in materia. “[...] appalti e affidamento di servizi o forniture di importo superiore alla soglia di rilievo comunitario; dotazioni organiche e relative variazioni; assunzioni del personale” (Art. 11 e comma 1 Art. 127 del Dlsg 267/00). Tutte materie, quelle su indicate, di fortissimo rilievo ed interesse, politico, sociale e, soprattutto, economico. Se da un lato, come già detto, il Difensore è a nomina del Primo Cittadino, e quindi è dubbia la sua effettiva capacità di opporsi ad azioni del sindaco di turno, è pur vero che, se non si prova, è ben difficile misurare la reali capacità di questa figura. Il Comune, cioè il controllato, non vuole nominare il proprio controllore. E' la cosa più ovvia. Per lui.
Autore: Sergio Spezzacatena