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Molfetta, esposto dei consiglieri di centrosinistra al Senato: il sindaco è incompatibile L'opposizione chiede che Azzollini venga invitato ad optare per una delle due cariche e comunque venga adottato ogni provvedimento previsto dalla normativa in materia idoneo a far cessare la dedotta situazione di incompatibilità
28 settembre 2006

MOLFETTA - I consiglieri di opposizione di centrosinistra con un esposto chiedono al presidente del Senato e a quello della Giunta delle elezioni di valutare l'incompatibilità del sindaco sen. Antonio Azzollini (foto) alla carica di sindaco di Molfetta e che venga invitato a optare per una delle due cariche. Ecco il testo integrale dell'esposto: “I sottoscritti Altomare Anna Elisabetta, nata a Molfetta (Ba) il 28/05/1958, Ancona Antonio, nato a Bisceglie il 05/10/1965, Caputo Mariano, nato a Molfetta (Ba) il 20/04/1969, Di Gioia Pasquale Sergio, nato a Molfetta (Ba) il 08/07/1942, Di Molfetta Michele, nato a Molfetta (Ba) il 18/01/1969, Minervini Tommaso, nato a Molfetta (Ba) il 20/06/1954, Piergiovanni Nicola, nato a Molfetta (Ba) il 20/07/1967, Salvemini Giacomo, nato a Molfetta(Ba) il 20/10/1954, Sallustio Cosmo Alberto, nato a Bisceglie (Ba) il 20/06/1967 nella qualità di consiglieri del Comune di Molfetta eletti nella tornata elettorale del 28-29 Maggio 2006 e 11-12 giugno 2006 (turno di ballottaggio) premesso – che a seguito delle elezioni tenutesi i giorni 9 e 10 aprile l'Avv. Antonio Azzollini veniva eletto Senatore della Repubblica; – che successivamente lo stesso Sen. Avv. Antonio Azzollini si candidava a Sindaco del Comune di Molfetta nella tornata elettorale del 28 e 29 maggio 2006 e che, a seguito del ballottaggio tenutosi in data 11 e 12 giugno 2006, veniva eletto Sindaco del Comune di Molfetta; – che a mente dell'art. 62 del T.U. degli Enti Locali approvato con D.Lvo 18.8.2000 n. 267, l'accettazione della candidatura a deputato o senatore comporta, in ogni caso, per i sindaci dei comuni con popolazione superiore ai 20.000 abitanti la decadenza dalle cariche elettive ricoperte; – che il Comune di Molfetta ha una popolazione superiore ai 20.000 abitanti; – che secondo l'insegnamento pacifico della dottrina qualora la carica comportante ineleggibilità sia assunta successivamente all'elezione parlamentare, si determina una situazione di incompatibilità sopravvenuta che implica per il deputato o senatore che si trovi in tale posizione l'obbligo di optare per una delle due cariche elettive a pena di decadenza dal mandato parlamentare; – che la Giunta per le elezioni della Camera nella sua prassi consolidata ha seguito tale indirizzo interpretativo ravvisando correttamente la coincidenza di alcuni elementi costitutivi della ineleggibilità e quelli della incompatibilità; – che è di tutta evidenza che la carica di Sindaco di una città con rilevante popolazione come Molfetta configura un conflitto di interessi con il mandato parlamentare e, segnatamente, un conflitto tra la cura degli interessi locali e quelli nazionali; – che sotto altro profilo, così come già rilevato in alcune determinazioni della Giunta per le elezioni della Camera, sussistono obiettive ragioni di inopportunità del cumulo della carica di sindaco con quella parlamentare che impediscono il corretto e pieno disimpegno di entrambe le funzioni; – che a sostegno dell'applicazione della norma sopra citata nel senso invocato dagli istanti, milita anche l'art. 66 della Costituzione secondo cui “ciascuna Camera giudica delle cause sopravvenute di ineleggibilità ed incompatibilità”, disposizione che induce a ravvisare la sussistenza di una sostanziale equiparazione tra ineleggibilità ed incompatibilità in caso di sopravvenienza delle cause; Tanto premesso, i sottoscritti, nella qualità di cui sopra, chiedono che la S.V. Ill.ma, con ogni possibile sollecitudine, Voglia attivare il procedimento per la valutazione della incompatibilità riguardante il cumulo della carica di Senatore della Repubblica e di Sindaco del Comune di Molfetta riguardante il Sen. Avv. Antonio Azzollini, affinchè lo stesso Senatore venga invitato ad optare per una delle due cariche e comunque venga adottato ogni provvedimento previsto dalla normativa in materia idoneo a far cessare la dedotta situazione di incompatibilità”. Fin qui l'esposto che è destinato a suscitare nuove polemiche, ma soprattutto a mettere in difficoltà il sindaco (in questi giorni impegnato a Roma nel suo lavoro di parlamentare) nel caso in cui dovesse scegliere fra questa carica e quella di senatore della Repubblica. In quest'ultimo caso si dovrebbe procedere a nuove elezioni amministrative per coprire la carica vacante. Un'ipotesi che è destinata a movimentare ancora di più l'acceso dibattito politico in corso. 29.9.2006 - Riceviamo e doverosamente pubblichiamo una precisazione del consigliere comunale della Margherita, Nino Sallustio, in merito all'esposto inviato alla Presidenza del Senato sulla questione della incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di senatore. "Il testo dell'esposto verrà inviato alle autorità parlamentari lunedì 2 ottobre 2006. Attualmente tutti i componenti dell'opposizione hanno sottoscritto il testo ad eccezione del consigliere Saverio Tammacco il quale potrebbe comunque sottoscriverlo entro questa sera. E' doveroso precisare che le anticipazioni fornite da alcune testate non sono state divulgate dai firmatari".
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