Molfetta è fuori anche dal PIRP
Il terzo brutto schiaffo delle istituzioni alla "Principessa delle esclusioni"
MOLFETTA -Sembra non esserci due senza tre per la “Principessa del Sud”: dopo la bocciatura di Molfetta tra le Zone Franche Urbane da parte del Ministero dello Sviluppo economico, dopo quella del Programma Operativo Regionale, arriva, per il momento in via ufficiosa, un'altra mazzata per le ambizioni della città e per le convinzioni della sua amministrazione: Molfetta sarebbe stata esclusa dal PIRP, il programma integrato per la riqualificazione delle periferie.
Lo “spiffero” arriva nientemeno che dall'assessore all'Assetto del Territorio Angela Barbanente (nella foto): “di solito non parlo sulle delibere ancora da approvare, ma la quantità di indiscrezioni finora pubblicate mi costringono a spiegare ancora una volta che la delibera non è stata approvata, ma che esiste una graduatoria emessa dall'apposita commissione di valutazione di cinque esperti con 27 comuni finanziati”.
I 27 comuni dovrebbero essere Foggia - A, Corato, San Severo, Bisceglie, Monopoli, Triggiano, Novoli, S.Vito N., Putignano, Galatina, Conversano, Ostuni, Foggia - B, Manfredonia, Bari Japigia, Tricase, Casarano, Palo d. C., Bitonto, Statte, Ginosa, Nardò, Gravina P., Torremaggiore, Casamassima, Bitetto, Taranto Talsano: con Corato, Bisceglie e Bitonto, soltanto tre località nel nord barese. Un passo avanti rispetto alle Zone Franche, non c'è che dire, ma c'è poco da sorridere.
C'è poco da sorridere soprattutto per i residenti del quartiere Madonna dei Martiri (delle cui difficoltà Quindici aveva parlato, meno di un anno fa, in una inchiesta sulle periferie), che nella riqualificazione credevano molto, anche alla luce delle assicurazioni del sindaco Azzollini, per il quale, proprio per tal motivo, dal punto di vista del consenso popolare questo passo falso potrebbe rivelarsi il colpo peggiore. Sarà interessante adesso capire quale dei tre criteri per l'attribuzione punteggio (finalità, localizzazione, caratteristiche) è mancato alla Principessa, alla quale quasi iniziavamo a credere che, come ci raccontavano, nulla mancasse.
Autore: Vincenzo Azzollini