MOLFETTA – Prosegue lo Spazzatour di Quindici. Questa volta ad essere sotto la lente di ingrandimento è un angolo del comparto 14, già trattato nel numero di Quindici in edicola (area compresa tra la Scuola primaria Zagami, via Falcone e via Borsellino). Recintato con una staccionata in legno, oltre a fungere da campo per il pascolo di mucche e pecore, il parco si è trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto, abbandonata alla noncuranza e al disinteresse di chi in realtà dovrebbe occuparsene.
Basta inoltrarsi in quest’area per trovare rifiuti di ogni tipo. Vasto è l’assortimento di tessuti derivanti probabilmente dallo smaltimento irregolare di divani, vista anche la presenza di vecchi guanciali imbottiti. Non mancano tavole di legno, cartacce, buste di plastica, stuoie in paglia, cocci di creta e vetri infranti. Proseguendo nell’ispezione del parco non è difficile trovare anche un malridotto calciobalilla, delle cassettine, un vistoso scaffale in legno sprovvisto di ante ed anche delle taniche in plastica. Il vero paradosso è stato il rinvenimento di contenitori in legno che dovevano essere destinati alla raccolta della spazzatura e che invece erano riversi in terra mescolati ad una grande quantità di rifiuti con buona pace della raccolta differenziata e della salvaguardia ambientale.
Insomma, tutti rifiuti ingombranti. Il servizio fornito dall’Asm e gestito dalla Tras.mar. è ancora attivo o sono i cittadini sozzoni che, pur di non alzare la cornetta, riversano per strada, negli angoli più celati e in periferia, ogni tipo di rifiuto?
La situazione diventa ancor più preoccupante vista la presenza di un serbatoio di amianto riverso sul terreno e per di più a distanza di poche decine di metri da alcune abitazioni. Essendo cancerogeno, l’eternit, diventa pericolosissimo poiché sprigiona le sue polveri nell’aria. Si tratta, quindi, di rifiuti che necessitano di particolari metodiche di smaltimento e aziende specializzate capaci di mettere in sicurezza questo tipo di materiale altamente inquinante e dannoso. Dunque, una vera e propria bomba ecologica, uno scempio cui bisognerebbe porre rimedio per la messa in sicurezza dei cittadini e per la tutela ambientale.
Non bisogna inoltre dimenticare che a respirare quest’aria malsana sono anche i bambini della vicina scuola elementare. Come può essere tollerata questa situazione? Perché nessuno si è ancora adoperato per la pulizia del parco e lo smaltimento consono dell’amianto?
Per non parlare della presenza di topi che, trovando cumuli di rifiuti e avanzi, proliferano diventando vettori di malattie infettive. Conseguenza del progressivo miglioramento delle condizioni di vita, dei crescenti consumi e di un controllo non rigoroso da parte degli operatori dell’Asm (soprattutto nelle zone periferiche), l’aumento dei rifiuti ha acuito il degrado e la sporcizia nel comparto 14.
Occorrono maggiori controlli da parte delle autorità competenti, anche per sanzionare chi, senza scrupoli, trasforma la città e soprattutto le periferie in una pattumiera, tralasciando i danni ambientali, urbanistici e alla salute. Allo stesso tempo, i cittadini devono crescere culturalmente, considerando la città come la propria abitazione, invece di imbrattarla con sporcizia, immondizia, cartacce, rifiuti ingombranti e pericolosi. Lo scopo dello Spazzatour è anche questo.
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